Elezioni Lazio, il Pdl batte solo la Polverini. Persi 4 ballottaggi su sei

Pubblicato il 31 Maggio 2011 - 11:57 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Più che una vittoria è un magrissimo premio di consolazione. Nel Lazio, ai ballottaggi, il Pdl vince solo i derby interni al centrodestra, quelli con le liste “Città nuove” di Renata Polverini.  In ballo c’erano i sindaci di Sora (Frosinone) e Terracina (Latina). Là la tenzone era tutta interna a chi la Regione governa a braccetto, almeno per ora. E’ finita due a zero per il Pdl: a Sora il pidiellino Tersigni ha staccato di 8 punti il polveriniano Di Stefano. A Terracina il distacco è stato più contenuto (quattro punti) ma la lista della presidente della Regione Lazio è tornata a casa sconfitta nonostante l’appoggio del sindaco di Roma Gianni Alemanno.

I restanti ballottaggi (in tutto erano 8) consegnano al Pdl le macerie. In due casi il centrodestra neppure c’era arrivato: a Genzano (cittadina storicamente rossa) è andato in scena un derby tutto a sinistra vinto da Gabbianone (Federazione della sinistra) sul candidato di Sel e Pd. Ballottaggio senza Pdl anche ad Ariccia, dove il candidato del centrosinistra Cianfanelli ha vinto una battaglia all’ultimo voto con quello del Terzo polo Di Felice.

Ma sono gli altri 4 comuni al ballottaggio che devono far riflettere il Pdl: 0 vittorie e 4 sconfitte. A Pomezia il sindaco uscente di centrosinistra De Fusco è stato riconfermato con oltre il 60% dei voti, ad Alatri Giuseppe Morini del centrosinistra ha vinto con il 53%. Disfatta per il Pdl a Cassino: in una città dove erano al governo il candidato della sinistra Giuseppe Golini Petrarcone ha ottenuto il, 58% dei voti. Infine Mentana: da 10 anni governava il centrodestra. Lunedì, invece, ha vinto un cartello che ha messo insieme centrosinistra e Udc. Vannino Chiti del Pd parla di “alleanza che può diventare un laboratorio”. Presto per dirlo. Il centrodestra invece, deve riflettere: vincere solo quando si corre senza avversario non è una strategia che porta lontano.