ROMA – La riffa dei candidati Pdl si trasforma in rissa: tra chi sgomita, scalcia, spinge, si aggrappa al seggio in vista delle 20, quando le liste dovranno essere depositate. Non tutti ne escono vincitori: c’è chi perde, come Nicola Cosentino che alla fine per “vergogna” e opportunità viene fatto fuori, e c’è chi vince, come Dennis Verdini, che risorge come una fenice dalle ceneri e ricompare capolista in Toscana.
Sono ore decisive nel Pdl, ore in cui si decide chi ci sarà nel prossimo Parlamento per il Pdl e chi invece sarà fatto fuori. E allora quella che doveva essere una riffa a estrazione con un solo sommo giudice (Silvio Berlusconi), si trasforma in rissa, con una fantozziana corsa alla poltrona in cui non ci sono amici, ma solo possibili antagonisti. Antagonisti da scalciare e spingere, nella collettiva guerra contro i “paletti” nelle candidature.
Ed ecco chi, come Cosentino, viene fatto fuori. Chi se ne va da solo per polemica, come Marco Milanese, l’ex braccio destro di Giulio Tremonti coinvolto in alcune inchieste giudiziarie. Chi viene candidato tra la rivolta della base e dei partiti locali, come accade in Abruzzo per Antonio Razzi e Domenico Scilipoti o in Liguria per Augusto Minzolini, l’ex direttore del Tg1 ed in Piemonte per Daniele Capezzone.
C’è invece chi sgomita, scalcia, spinge e alla fine ce la fa. Come i vari Rocco Crimi, Vincenzo Piso, Barbara Saltamartini, Fiorella Ceccacci Rubino, tutti candidati nel Lazio per la Camera. Al Senato nel Lazio “ce la fanno” Berlusconi (che si candida capolista ovunque), Gasparri, Fazzone, Rossi e Augello. In Lista anche Claudio Fazzone, Maria Rosaria Rossi, Francesco Giro, Francesco Aracri, Paolo Barelli, Cesare Lampronti, Stefano De Lillo, Domenico Gramazio, Pierluigi Borghini, Sandro Grassi, Cesare Cursi, Paolo Equitani. Compare in lista anche il nome del presidente del consiglio comunale di Roma Marco Pomarici.
In Campania, dove le liste sembrano essere sparite per alcune ore e c’è chi accusa Cosentino di essersele portate via per ripicca, il capolista è Gianfranco Rotondi, seguito da Luigi Cesaro, ex presidente della Provincia di Napoli. Il circoscrizione Napoli 2 la capolista è Mara Carfagna seguita da Nunzia De Girolamo e Michele Pisacane.
In Emilia Romagna ce la fanno Michela Vittoria Brambilla per la Camera e Annamaria Bernini al Senato. Il Pdl emiliano-romagnolo conta di eleggere fra i sei e gli otto deputati e fra i tre e i quattro senatori. Alla Camera, dopo la Brambilla, ci sono Sergio Pizzolante (deputato uscente), Giovanni Mottola (deputato uscente, che aveva poi aderito a Popolo e Territorio), Deborah Bergamini (deputato uscente), Elio Massimo Palmizio (senatore uscente), Francesco Biava (deputato uscente), Alberto Giorgetti (deputato uscente), Paolo Foschini (coordinatore Pdl Bologna), Fabrizio Toselli. Al Senato, dietro Berlusconi e la Bernini, ci sono il senatore uscente Carlo Giovanardi, Carraro e Maurizio Bianconi (deputato uscente). Rimangono fuori due parlamentari uscenti bolognesi: Filippo Berselli, che è anche coordinatore regionale, e Fabio Garagnani. Fra gli esclusi anche Giampaolo Bettamio.
In Abruzzo anche le liste sono chiuse e ufficiali i nomi di chi ce l’ha fatta. Al Senato correranno nell’ordine: Silvio Berlusconi, Gaetano Quagliariello, Paola Pelino, Antonio Razzi, Federica Chiavaroli, Antonietta Passalacqua ed Elicio Romandini. Alla Camera dei deputati nell’ordine: Filippo Piccone, Paolo Tancredi, Fabrizio Di Stefano, Massimo Verrecchia, Valeria Misticoni, Daniele D’Amario, Quintino Liris, Francesco Raglione, Andrea Parente, Luciana Di Marco, Manuela Fini, Denisso Cupaiolo, Massimo Pastore, Federico Di Lorenzo.
In Piemonte Angelino Alfano è capolista alla Camera nel Piemonte 1 e nel Piemonte 2, Silvio Berlusconi è capolista al Senato. Al secondo posto figurano Daniele Capezzone nel Piemonte 1, Enrico Costa nel Piemonte 2 e Lucio Malan al Senato. La lista del Piemonte 1 vede poi nell’ordine Annagrazia Calabria, Gilberto Pichetto, Bartolomeo Giachino, Osvaldo Napoli, Daniele Cantore. Il Piemonte 2, dopo Costa presenta Elio Vito, Bruno Archi, Roberto Marmo, Danilo Rapetti, Luca Pedrale. Al Senato, dietro Malan figurano Manuela Repetti, Maria Rizzotti, Andrea Fluttero, Daniela Ruffino, Lorenzo Piccioni.
Si tinge di giallo invece la presentazione in Sardegna della lista del Pdl per la Camera, che è stata ammessa con riserva in quanto mancherebbero i documenti relativi alla candidatura di Piero Testoni, deputato uscente, e sesto in lista. Confermati, in toto, i nominativi degli altri candidati con capolista alla Camera l’uscente Mauro Pili e al Senato Silvio Berlusconi, seguito dall’ex sindaco di Cagliari, Emilio Floris.
In Basilicata corrono per il Senato, in ordine, Silvio Berlusconi, Guido Viceconte, Rocco Moles. Per la Camera il capolista è il senatore lucano uscente Cosimo Latronico, seguito dal deputato Vincenzo Taddei.
Resta ancora da capire poi come sono stati affrontati altri due casi legati alla candidatura di Cosentino, quelli di Alfonso Papa e Gennaro Coronella.