ROMA – Probabilmente le elezioni regionali si svolgeranno il 10 maggio. Lo ha detto il presidente del Consiglio Renzi ai parlamentari Pd. Sette Regioni, un incrocio di alleanze, un finale tutto da scrivere. La mappa delle forze in campo in vista delle elezioni regionali di maggio è ancora da definire, complice soprattutto il rebus della coalizione di centrodestra, a partire da quella che si presenterà in Veneto.
E se il primo marzo le primarie Pd decideranno i candidati campano e marchigiano sono tanti i riposizionamenti in atto in vista del voto. Da solo, chiaramente, si presenterà il M5S. Ecco una provvisoria mappa delle alleanze:
*VENETO. E’ la Regione chiave per il futuro del centrodestra italiana. Il borsino dell’alleanza tra Lega e FI è attualmente in ribasso ma resta plausibile una ricucitura nei prossimi giorni, con la convergenza degli azzurri sul candidato del Carroccio Luca Zaia. Meno probabile, ma non escluso, che il ‘ribelle’ Flavio Tosi faccia una lista a parte. Ma in quel caso avrebbe il sicuro appoggio di Italia Unica (in tal caso per la prima volta in campo) e quello potenziale di Ncd. Dall’altra parte le primarie Pd hanno incoronato Alessandra Moretti che potrebbe contare anche sull’appoggio di Sel, soprattutto in caso di centrodestra diviso.
*LIGURIA. La Lega Nord è pronta a scommettere tutto su Edoardo Rixi convinta di poter sfruttare le divisioni interne al Pd, dopo le polemiche primarie di centrosinistra, che hanno visto la vittoria di Raffaella Paita. Salvini ha chiesto apertamente a Berlusconi l’appoggio di FI, mentre Ncd potrebbe sostenere proprio il candidato Dem. Sel, invece, correrà da solo.
*TOSCANA. Il candidato del Pd è Enrico Rossi, scelto senza primarie. Tutto da decidere quello del centrodestra dove, a dispetto che in Veneto, l’alleanza tra FI e Lega Nord sembra reggere. Ai due partiti dovrebbero anche aggiungersi anche Ncd e Udc, ma una decisione sarà presa nei prossimi giorni. Sel, invece correrà da solo dopo che l’assemblea regionale del 21 febbraio scorso ha decretato lo stop all’alleanza con il Pd.
*MARCHE. Le primarie del centrosinistra si terranno, come in Campania, l’1 marzo e non vedranno la partecipazione di Sel, che ha scelto di correre da sola. Tre i candidati, Luca Ceriscioli (Pd), Ninel Donini (Idv) e Pietro Marcolini (Pd). Un rebus la coalizione di centrodestra dove la candidatura di Gian Mario Spacca conta sul sostegno di Ap e attrae anche i berlusconiani nonostante Spacca sia stato già eletto presidente della Regione come candidato del centrosinistra.
*UMBRIA. Catiuscia Marini sarà la candidata del centrosinistra e, oltre che sul Pd, otterrà il sostegno anche di Sel. E condiviso – da Ap e FI – sarà anche il nome del centrodestra: quello del sindaco di Assisi Claudio Ricci.
*CAMPANIA. Lo psicodramma delle primarie Pd, terminato con il ritiro della candidatura di Gennaro Migliore, produrrà, domenica un trionfatore tra Vincenzo de Luca, Andrea Cozzolino Nello Di Nardo e il socialista Marco di Lello, con i primi due favoritissimi. L’attuale presidente Stefano Caldoro punta alla riconferma e conta sul sostegno di FI e Ncd mentre una parte dell’Udc, in caso di vittoria del sindaco di Salerno, potrebbero sostenere proprio quest’ultimo. Sel, sabato, candiderà ufficialmente, assieme ad altre forze della sinistra, Nino Daniele.
*PUGLIA. Lo scontro aperto tra Raffaele Fitto e Silvio Berlusconi potrebbe produrre l’assenza dei fittiani dalle candidature della lista azzurra, guidata da Francesco Schittulli. Per il centrosinistra il candidato è Michele Emiliano sostenuto, oltre che dal Pd, anche da Udc e Sel.