Regionali, ipotesi election day il 13-14 settembre

ROMA  –  Il governo ipotizza un election day a settembre per il referendum costituzionale, le elezioni regionali,  le comunali e le suppletive di Camera e Senato. La data potrebbe essere quella del 13-14 settembre. 

Lo prevede un emendamento della relatrice al decreto sul rinvio in autunno delle elezioni, Anna Bilotti, (M5s) appena presentato in Commissioni Affari costituzionali.

Anche il sottosegretario all’Interno, Achille Variati, intervenendo in Commissione ha parlato della possibilità di tenere a settembre “sia il primo che il secondo turno”.

Il testo originario del decreto stabilisce che le elezioni “si tengono in una domenica compresa tra il 15 settembre e il 15 dicembre 2020″.

L’emendamento della relatrice Bilotti, presentato e illustrato alla Commissione giovedì 21 maggio, anticipa l’inizio della finestra al primo settembre.

Poi è intervenuto Variati ad avvalorare l’ipotesi del voto a settembre, con entrambe i turni in quel mese per le elezioni comunali, il che significherebbe le domeniche 13 e 27 settembre.

L’emendamento Bilotti prevede un election day per comunali, regionali, referendum costituzionali e per le suppletive di Camera e Senato e il voto nelle giornate di domenica dalle 7 alle 23 e di lunedì dalle 7 alle 15.

Lo scrutinio delle suppletive, del referendum e delle Regionali avverrebbe nel pomeriggio del lunedì, e quello delle comunali a partire dalle 9 del martedì.  

L’anticipo del voto di regionali, comunali e referendum a settembre dipende dal fatto che il Comitato tecnico scientifica ha fatto osservare al governo che il coronavirus sembra essere meno contagioso con le temperature più calde che ancora si registrano a settembre.

Lo ha spiegato il sottosegretario all’Interno Achille Variati, parlando alla Commissione Affari costituzionali della Camera dopo la presentazione di un emendamento da parte della relatrice Anna Bilotti (M5s) al decreto che posticipa le elezioni in autunno. 

“Andare a votare con il grande caldo – ha ricordato Variati – è sempre apparso irragionevole, per questo si sono sempre cercate finestre anche dal punto di vista climatico adeguate e lontane anche da alcune festività, pero non ci troviamo in un momento normale come non è normale che in questa commissione ci parliamo attraverso queste mascherine. E dobbiamo anche essere molto attenti perché abbiamo sindaci, presidenti di Regioni, in proroga, e questa proroga che è garantita dal decreto deve essere limitata nel tempo. E ancora, i poteri del legislatore nazionale non possono invadere costituzionalmente parlando i poteri del legislatore regionale”.

“Devo dire alla Commissione che il governo ha avuto un suggerimento da parte del Comitato tecnico scientifico – ha proseguito Variati -, su richiesta del governo, sintetizzabile con queste parole: l’infezione è osservata in aumento con bassa temperatura, anche se questo virus è sconosciuto e non è certo il suo comportamento al alte temperature. Quindi è osservato un aumento a basse temperature”.

“Occorre la massima preoccupazione – ha insistito – ma ha suggerito che il diritto dovere di voto si compia nel mese di settembre sia per il primo che per il secondo turno. Ad esempio potrebbe essere a meta settembre”.

Sul tema è intervenuto anche il presidente del Consiglio. “Si sta lavorando a questa possibilità, non è il governo che decide, è una scelta condivisa”, ha detto al Senato Conte parlando dell’ipotesi del voto sulle Regionali in settembre. (Fonte: Ansa)

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