Elezioni più vicine, governo più lontano. Effetto Prodi e non solo

Pubblicato il 19 Aprile 2013 - 14:25| Aggiornato il 30 Gennaio 2023 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Salgono le possibilità che si torni a votare presto, molto presto. Scendono le possibilità che si formi un nuovo governo. E’ il risultato, primo ma conclamato, del balletto che si sta consumando attorno all’elezione del nuovo  presidente della Repubblica.

Perché l’asse Pd-Pdl, quello faticosamente costruito da Pier Luigi Bersani e poi rivelatosi asse “marcio”, è caduto con la caduta del tentativo Franco Marini. Caduto sotto i colpi di un partito, il Pd, non consultato dal segretario e che rischiava la frammentazione.

A quel punto Bersani si è trovato a un bivio: quello tra il provare a tenere in piedi il patto con Berlusconi e tenere in piedi il partito. Ha scelto la seconda opzione e ha proposto il nome di Romano Prodi al Quirinale.

Ovvero il nome che più di tutti significa la certezza di un rapido ritorno alle urne. Perché il nome di Prodi è una sfida frontale a Berlusconi ed è la parola fine su ogni prospettiva di larghe intese. Al punto che Berlusconi e i suoi stanno valutando la possibilità di votare il candidato di Scelta Civica Anna Maria Cancellieri, un candidato che fino a qualche giorno fa era lontanissimo dal gradimento di Berlusconi.

Voto anticipato, dunque. A meno che non succeda qualcosa che oggi è assai improbabile. Ovvero che Prodi in qualche modo riavvicini 5 Stelle e Pd. Ovvero la funzione che Beppe Grillo attribuisce a Stefano Rodotà. Per ora le probabilità sono minime. Grillo ribadisce il no a Prodi e Rodotà non si fa da parte. Quest’ultima, in particolare, è la pre-condizione minima perché si apra un discorso di possibile governo.

Sta di fatto che il Pd con la scelta di Prodi si è impegnato: ha fatto il nome più alto, quello che più di tutti gli altri rappresenta il partito. Un nome che brucia tutti gli altri: se il Pd non riesce a far passare Prodi non avrà la forza di far passare nessun altro. Si rischia una sorta di tana libera tutti in cui, paradossalmente, potrebbe rientrare in pista anche Rodotà.