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Elsa Fornero: “Con la mia riforma si va in pensione prima rispetto al resto d’Europa”

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Elsa Fornero: “Con la mia riforma si va in pensione prima rispetto al resto d’Europa”

ROMA – “Con la mia riforma si va in pensione prima rispetto al resto d’Europa”. L’ex ministro Elsa Fornero è intervenuta lunedì mattina ai microfoni di ECG, il programma di Radio Cusano Campus.

Elsa Fornero sulla flat tax dice: “In linea di principio l’unica giustificazione per introdurla sarebbe quella di far pagare a tutti le imposte. Dovrebbe essere il rimedio all’evasione fiscale, per cui tutti pagano. Ma io non ci credo. E poi ha una forte controindicazione, che è la regressività. Far pagare tutti nello stesso modo indipendentemente dalla capacità di reddito. E’ un’idea rivoluzionaria la cui pratica applicazione in Italia mi sembra sostanzialmente nulla e ci vedo molte remore dal punto di vista dell’equità sociale”.

Sull’abolizione della legge Fornero l’ex ministro spiega: “Parlare dell’abolizione della Legge Fornero è un inganno. Si parla di cose buttate nel dibattito la cui concreta possibilità è vicina allo zero. Il segretario della Lega gioca in maniera disinvolta con le parole, neanche lui ci crede che sarà possibile abolire la legge, mettendosi insieme a Berlusconi mette le mani avanti. Potranno fare qualche piccolo aggiustamento, ma abolirla non è possibile. Non è solo una questione di conti, è una questione di economia reale, di società. Nessuno parla di demografia. Tutti quelli che dicono di abolirla non tengono conto che la demografia ci dice che tra qualche anno mancheranno le forze di lavoro e che siamo ancora un Paese in cui la gente va in pensione in età effettiva più bassa rispetto alla media europea. Bisogna lasciare che le persone in età non più giovane, che stiano bene fisicamente e in un buona salute, possano continuare a lavorare”.

Sui momenti che portarono all’approvazione della legge spiega: “Ho preparato una riforma in 20 giorni, con una pressione di chi diceva che bisognava fare di più, perché i nostri conti erano disastrati e avevamo il rischio di trovarci in una situazione finanziaria con qualcuno che arrivava da fuori e ci diceva cosa fare. Se lo rifarei? La domanda è mal posta. La storia non si ripete. Se io fossi esattamente nelle circostanze in cui mi sono trovata all’epoca, con quella aspettativa di cambiamento del Paese, magari direi di sì. Ma col senno di poi la mia esperienza è stata e quella esperienza è chiusa”.

Sulle prossime elezioni: “Ad oggi voterei Emma Bonino. Mi sembra l’unica presenza in questa tornata elettorale che abbia una visione internazionale dell’Italia. Lei all’interno di una coalizione allargata sarebbe il Governo di cui il Paese ha bisogno. Berlusconi? La coerenza è quella di sempre, cioè vicina allo zero. Ha una grande capacità di comunicazione. Ogni tanto sembra spuntare un po’ più di saggezza, ma poi scompare. Spero che l’elettorato di centrodestra, però, voti lui e non i suoi alleati…”

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