Fornero: “Se la riforma del lavoro non passa andremo a casa”

Pubblicato il 14 Aprile 2012 - 14:35 OLTRE 6 MESI FA

Elsa Fornero (Lapresse)

REGGIO CALABRIA – ”Finora abbiamo ricevuto critiche per ‘troppa incisivià’ o ‘troppo poca incisivià ma su una cosa siamo decisi: andremo in Parlamento e se la riforma non dovesse passare andremo a casa”. Lo ha detto il Ministro del Lavoro, Elsa Fornero, nel corso di un convegno a Reggio Calabria.

”Questa è una riforma del lavoro per il Paese – ha aggiunto Fornero – e non per compiacere sindacati, imprese o partite Iva”.

”La nostra riforma – ha concluso – punta ad un mercato del lavoro aperto, inclusivo e dinamico. Inclusivo, innanzitutto, vuol dire senza ‘cittadelle protette’ perche’ e’ impensabile che in un mondo cosi’ dinamico si possano iniziare e concludere carriere, da 17 a 57 anni, sempre nella stessa realta’ aziendale”.

Gli esodati: la lettera. Prima i 65 mila esodati “ufficiali”, poi si penserà ad aiutare gli altri. Elsa Fornero, in una lettera al Sole 24 Ore, si difende dalle accuse sulle stime del ministero sugli esodati e precisa la sua strategia: ”Non ritengo – scrive Fornero – che si possa accusare il ministro, ne’ il ministero, della varieta’ di stime e quantificazioni di diversa provenienza che ha caratterizzato le ultime settimane alimentando, oltre all’ansia, la legittima preoccupazione delle persone. Ne’ sarebbe stato appropriato, in attesa della valutazioen ufficiale, correggere le cifre di volta in volta apparse sui giornali”.

Sono creati dalle imprese.  “Gli esodati li creano le imprese che mandano fuori i dipendenti a carico del sistema pensionistico pubblico e della collettività”, ha precisato il ministro del Welfare. E ha aggiunto:  ”Anche su questo tema bisogna trovare un equilibrio”.