Emilia Romagna, cene pazze dei consiglieri: 220mila Pdl, 145mila Pd, 18mila M5S

Emilia Romagna, cene pazze dei consiglieri: 220mila Pdl, 145mila Pd, 18mila M5S
Emilia Romagna, cene pazze dei consiglieri: 220mila Pdl, 145mila Pd, 18mila M5S

BOLOGNA – Il Pdl (12 consiglieri) ha segnato 220.000 euro, il Pd (24 consiglieri) 145.000, la Lega Nord 53.000 (4 consiglieri), il Movimento 5 Stelle 18.000 (2 consiglieri), l’Udc 6.500. Questo il dettaglio delle cene pazze alla Regione Emilia Romagna, dove la Procura di Bologna indaga per peculato sulle spese dei gruppi consiliari: quasi mezzo milione di soldi spesi per pranzi e cene, per lo più di rappresentanza, con simpatizzanti e militanti.

Secondo i calcoli fatti dal quotidiano la Repubblica, i consiglieri a 5 stelle hanno mangiato (pro capite) più di quelli democratici. Mentre sono stati più parsimoniosi nella scelta di alberghi e alloggi: il Pd ha speso 17.000 euro, il Pdl 2.000, i 5 Stelle 1.100 euro, l’Udc 1.700.

I pm Morena Plazzi e Antonella Scandellari con la supervisione del procuratore capo Roberto Alfonso e dell’aggiunto Valter Giovannini, proprio in queste ore stanno passando al setaccio i rimborsi di tutti i gruppi. Nel fascicolo risultano indagati i capigruppo che hanno firmato i rendiconti.

Tra le voci a rimborso, risultano esserci anche i 1.100 euro di una ricevuta intestata all’ormai ex capogruppo Pd Marco Monari, che ha già annunciato le dimissioni dall’incarico, dall’hotel ‘Dei Dogi’ di Venezia ad una persona per due notti, il 5 giugno 2011. Una cifra che sarebbe stata pagata in contanti e non avrebbe giustificazioni. Sempre a Monari, a fine luglio, sono riferiti 800 euro di spesa per un soggiorno di due notti all’albergo ‘La Bussola’ di Amalfi, a metà con un altro consigliere Pd, Roberto Montanari.

Pdl, i più spendaccioni, con 18mila euro a testa. Nel periodo in questione i 12 consiglieri azzurri (c’era anche l’ex capogruppo Villani, poi sospeso per un’altra inchiesta a Parma) hanno speso 220mila euro. Tra le spese rendicontate ci sono proprio i pranzi di Villani per un ammontare di 43mila euro.

Lega Nord: 53 mila euro per quattro consiglieri che fanno 13mila euro a testa. Non male

M5s con soli due consiglieri, prima che Giovanni Favia venisse epurato e passasse al Gruppo Misto lasciando solo Andrea Defranceschi, sono riusciti a spendere 18mila euro, 9mila a testa. Il totale è molto più basso di quello del Pd (145mila euro), ma il costo procapite è decisamente più alto, se si considera che i democratici occupano 24 seggi in consiglio.

Pd, i più parsimoniosi, la spesa per pranzi e cene in media è stata di 6mila euro a testa. Con qualche esempio più eclatante: c’è quello dell’ormai ex capogruppo Marco Monari, che in 19mesi ha pagato 30mila euro in ristoranti, spesso di lusso.

“Diciottomila euro per due consiglieri, considerando 21 giorni lavorativi al mese, fanno 21/22 euro a testa. Tutte spese riportate sul sito del Movimento. E’ la scoperta dell’acqua calda”, si è difeso il Cinque Stelle Defranceschi. Mentre dalla procura chiedono massimo riserbo: “Noi continuiamo a lavorare, con la riservatezza e l’impegno di sempre”, ha detto Valter Giovannini, procuratore aggiunto e delegato ai rapporti con la stampa della Procura di Bologna.  L’inchiesta vede indagati i nove capigruppo dell’attuale legislatura.

I commenti sono chiusi.

Gestione cookie