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Emma Bonino, salta l’accordo tra Pd e +Europa. Martina frena: “Pronti a collaborare”

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Emma Bonino (Foto Ansa)

ROMA – Parte la corsa verso le elezioni del 4 marzo, all’insegna del dubbio. Non è nemmeno chiaro, al momento, se ci sarà un election day o se i cittadini di Lazio, Lombardia, Molise e Friuli Venezia-Giulia sceglieranno i loro governatori nei mesi successivi. Ad ogni modo, l’incertezza più evidente riguarda gli effetti della nuova legge elettorale, il Rosatellum bis: sin dalla sua approvazione, tanti osservatori fecero notare che un sistema per due terzi proporzionale e solo un terzo maggioritario, senza il voto disgiunto, rischia di non produrre maggioranze chiare. Tanto che c’è chi preannuncia uno scenario ‘spagnolo’, ovvero un repentino ritorno alle urne, magari a giugno. Anche se è difficile che i neo-parlamentari vogliano con leggerezza correre il rischio di perdere un seggio appena conquistato.

Il Pd, dato negli ultimi tempi in calo nei sondaggi, spera in una grande ripresa, facendo leva soprattutto sui risultati degli ultimi governi. I dem affidano le loro speranze di rilancio alla tenuta dell’elettorato vicino al segretario Matteo Renzi e, forse spinti dalle parole di Mattarella, sembrano puntare decisamente sulla lotta alla disoccupazione.

Ma intanto a sinistra si allontana l’alleanza con +Europa di Emma Bonino, che ha fatto capire che al 99 per cento correrà da sola. “Al momento è l’unica via”, spiegano i promotori lanciando, in settimana, la raccolta firme e puntando il dito contro il Viminale accusato di “interpretazione surreale della legge elettorale”. Solo il voto dirà se la lista ‘ulivista’ di Riccardo Nencini e Angelo Bonelli riuscirà a frenare il flusso verso Liberi e Uguali, che punta a un risultato a due cifre.

In serata la replica del Pd: “Per il Pd le porte della collaborazione con la lista +Europa sono sempre aperte. Condividiamo insieme a loro l’urgenza di un nuovo e forte impegno europeista e siamo pronti di conseguenza anche alla leale collaborazione organizzativa, garantendo il nostro lavoro per la raccolta delle firme necessarie per ogni circoscrizione. Il punto vero essenziale è volere lavorare insieme, unendo le nostre forze con un accordo politico. Noi ci siamo con convinzione e spero ci siano anche loro”, ha fatto sapere il vicesegretario del Pd, Maurizio Martina.

 

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