Emma Bonino: “Rosy Bindi faccia qualcosa invece di criticarmi”

Rosy Bindi lunedì 22 febbraio aveva criticato Emma Bonino per non aver partecipato alle iniziative del Pd per la presentazione delle liste.

Il 23 febbraio, durante la trasmissione di Barbara Palombelli su Radio 2, la leader radicale nonché candidata del centro sinistra per la Regione Lazio ha replicato a Rosy Bindi: «Chi non vuole fare lo sciopero della fame perché è faticoso faccia altro. Rosy Bindi può per esempio sentire il governo per vedere se vuole fare qualcosa». Un invito esplicito dunque alla Bindi di agire per il ripristino della legalità invece di “sciupare tempo” a criticare la sua azione di lotta.

Barbara Palombelli  ha ricordato alla vicepresidente del Senato le critiche che le sono state mosse dalla Bindi e dal resto del Pd: da una parte, l’accusa di essere “la solita radicale”, dall’altra il timore che lo sciopero possa danneggiare la campagna elettorale nel Lazio. Emma Bonino ha ribadito che «invece di sciupare tempo a criticarmi, assodato che è vero ciò che dico, e cioè che la legge elettorale viene violata, si può fare altro: rivolgersi al governo, all’associazione dei Comuni per esempio».

«Il governo – ha spiegato – per varie volte ha cambiato le date, le ha accorpate, ha ridotto il numero delle firme: ci sono precedenti a iosa. Non è che voglio dare soluzioni tecniche, ma mi rivolgo a tutti quelli che devono e che possono per trovare una soluzione. Altrimenti oggi gli italiani potranno votare solo i partiti che già ci sono e chi ha provato a entrare si è visto escludere. Tutti – ha concluso – facessero quello che possono».

Durante la trasmissione su Radio 2 la Bonino ha aggiunto: «Lo sciopero della fame e della sete è una cosa molto semplice: non si mangia e non si beve. Io lo sto praticando da ieri sera verso le 21, da quando sono arrivate le mie analisi. Per ora ho solo un po’ di mal di testa. Comunque sarò sotto controllo».

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