Energia/ L’Italia tornerà al nucleare. Questo uno dei punti più qualificanti del ddl sullo sviluppo approvato dal Senato

L’Italia tornerà al nucleare. Questo uno dei punti qualificanti del disegno di legge sullo sviluppo, collegato alla finanziaria, che è stato definitivamente approvato dal Senato con 154 voti a favore, un solo voto contrario e un solo astenuto.

Il governo avrà sei mesi di tempo per localizzare i siti degli impianti, potrà definire i criteri per lo stoccaggio dei rifiuti radioattivi, dovrà individuare le misure compensative per le popolazioni che saranno interessate dalle nuove strutture. Per la costruzione di centrali, è noto, saranno necessari anni, ma l’iter sarà velocizzato. Verrà poi creata una agenzia per la sicurezza del nucleare.

Altri punti salienti del provvedimento: l’arrivo della class action, anche se più morbida in quanto esclude la possibilità di avviare cause collettive da parte dei cittadini coinvolti nei crac finanziari del passato e la liberalizzazione delle ferrovie.

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