Enit, Evelina Christillin nuovo presidente. Chi è la “signora delle Olimpiadi”

Enit, Evelina Christillin nuovo presidente. Chi è la "signora delle Olimpiadi"
Evelina Christillin (Foto Lapresse)

ROMA – Da Torino a Roma, dal Museo Egizio all’Enit, l’Ente nazionale del turismo. E’ l’ultima tappa del percorso di Evelina Christillin, già “signora delle Olimpiadi invernali di Torino del 2006”. Poco più di un mese fa i dipendenti dell’Enit avevano scritto al premier Matteo Renzi per chiedere di essere accorpati all’Ice, l’Istituto per il Commercio Estero. Come risposta il presidente del Consiglio ha annunciato la nomina del nuovo presidente, Christillin, appunto, dietro suggerimento del ministro dei Beni culturali e del Turismo, Enrico Franceschini.

Il nuovo Enit diventa così un ente pubblico economico e i dipendenti che vi resteranno avranno il contratto del turismo di natura privatistica. Chi non dovesse accettare il passaggio contrattuale verrà messo in mobilità all’interno della Pubblica Amministrazione.

A capo dell’Ente, la nuova presidente sarà affiancata nel Consiglio di amministrazione da un rappresentante delle Regioni, indicato dalla Conferenza delle Regioni, e da un consigliere scelto dagli imprenditori del settore turistico, nominati entrambi dal ministro Franceschini.

Ma chi è Evelina Christillin? Figlia di Emilio, storico presidente dell’Aci Torino e grande amico dell’Avvocato Agnelli, la giovanissima Christillin si laurea con lode e dignità di stampa in Storia e demografia storica. Curatrice della materia e poi dottore di ricerca, allo studio abbina l’impegno nello sport. Dal 1970 al 1974 è infatti nella Nazionale di sci femminile.

Appesi gli sci al chiodo, entra all’ufficio stampa Fiat e vi lavora dal 1978 al 1985, occupandosi degli eventi sportivi e della stampa estera. Sposata con Gabriele Galateri di Genola, attuale presidente di Generali, tifosissima della Juventus, altra passione ereditata dall’Avvocato insieme all’amore per la neve e al gusto per la competizione, ha collezionato incarichi in numerosi consigli d’amministrazione.

Il suo capolavoro, è stato senza dubbio il rinnovamento del Museo Egizio. Un cantiere da 50 milioni di euro, tra i più grandi d’Europa, senza chiudere neppure un giorno il museo, che nel 2014 ha fatto segnare il record di presenze: 567.688 visitatori, in aumento persino rispetto all’anno record delle sue Olimpiadi, quando si fermarono a 529.911. Un lavoro che, evidentemente, non è passato inosservato, facendo finire il suo nome sul tavolo del governo per un ruolo tanto delicato quanto importante: far ripartire l’Enit e il turismo italiano su cui il premier Renzi ha sempre puntato molto. E non è un caso che la sua scelta sia caduta su una torinese, perché Torino, come ha detto lo stesso premier, continua ad essere “punto di riferimento per il nostro Paese”.

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