Letta contro Renzi, l’ultima del Pd. Regia Bersani, una garanzia

Letta contro Renzi, l'ultima del Pd. Regia Bersani, una garanzia
Letta contro Renzi, l’ultima del Pd. Regia Bersani, una garanzia

ROMA- Metti che Berlusconi trascini il governo alla crisi e il paese alle elezioni. Oppure metti che il Pd giudichi impossibile continuare a governare insieme con un condannato che tiene a catena il governo se non gli danno grazia, salvacondotto o amnistia o altro del genere. Insomma metti che ad ottobre 2013 o più probabilmente a marzo 2014 ci siano elezioni anticipate, che farebbe un partito che vuole provarle a vincere quelle elezioni? Candiderebbe a premier l’uomo che raccoglie maggior consensi nel paese, addirittura qualcuno dei voti degli “altri”. Un partito che l’avesse un casa un favorito vero alla vittoria lo candiderebbe premier. Troppo facile, troppo ovvio per il Pd.

Infatti l’ultima del Pd è di candidare eventualmente non Matteo Renzi ma Enrico Letta. Anzi di usare il presidente del Consiglio, il capo del governo eventualmente caduto sul campo come masso per sbarrare la strada a Renzi. Gli astutissimi strateghi del Pd non si lascerebbero scappare l’occasione di correre con un cavallo elettorale che parte più lento. Il regista dell’operazione è ovviamente Pier Luigi Bersani, una garanzia di successo. La strategia? Presentarsi alleati un po’ con Sel e un po’ con Scelta Civica senza disdegnare la possibilità di accordi di governo con Cinque Stelle e soprattutto fermando quel “destro” di Renzi. Ricorda qualcosa? Era il febbraio 2012: errare è di sinistra, perseverare è Pd.

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