ROMA – “Silvio Berlusconi ha perso, la sua stagione è finita. Alfano ha vinto”. Lo ha detto Enrico Letta a SkyTg24. “Mercoledì scorso – dice il premier – si è chiuso un ventennio con un confronto politico molto forte. E’ una pagina voltata in modo definitivo io spingo perchè ciò sia chiaro a tutti e non si torni indietro”.
Parole che non piacciono al leader del Pdl Angelino Alfano che replica: “Non accettiamo e non accetteremo ingerenze nei confronti del Pdl e di Silvio Berlusconi, lui è il leader eletto dal popolo”.
“Berlusconi ha cercato di far cadere il governo – ha detto invece Letta – e non ci è riuscito perché il Parlamento in sintonia con il Paese ha voluto che si continuasse. Ho preso un rischio perché non ho accettato mediazioni”.
E loda il coraggio di Alfano: “Alfano ha assunto una leadership molto forte e molto marcata, è stato sfidato ed ha vinto la partita”. E ammette di “fidarsi molto dei cinque ministri del Pdl“.
“Abbiamo conquistato la stabilità – ha detto ancora Letta – ora dobbiamo coglierne i frutti. Ora c’è bisogno di fare le cose – spiega il premier – l‘Iva è stata aumentata nel 2011 dal governo Berlusconi, era già nel bilancio dello Stato, adesso nelle prossime settimane presenteremo la legge di stabilità e attorno a quello lavoreremo per mettere ordine nelle aliquote dell’Iva”.
Sul cuneo fiscale, Letta dice che sarà il cuore della legge di stabilità. “Nel 2014 i lavoratori italiani avranno un beneficio in busta paga – annuncia – Ne discuteremo con le parti sociali e ci saranno vantaggi anche per le imprese”.
Letta conferma poi l’intenzione di andare fino in fondo sulla strada dell’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, anche a costo di varare un decreto legge ad hoc. “L’autunno finisce il 21 dicembre – spiega – e entro quella data se il Parlamento non avrà varato l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti il governo varerà un decreto legge”.
Le dimissioni della Biancofiore. Letta ha parlato anche delle dimissioni di Micaela Biancofiore. Ieri era circolata infatti la voce secondo cui le sue dimissioni, a differenza di quelle dei ministri, erano state accettate da Letta. Lei aveva risposto di non saperne niente e di attendere “cortesi conferme o smentite”. Oggi Letta conferma di aver accettato le dimissioni presentate dal sottosegretario alla Semplificazione e allo Sport “perché dopo che i ministri le avevano ritirate lei le ha mantenute – spiega – Quindi le ho accettate per far capire che sono cambiate le cose”.
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