ROMA – Di fiducia al governo, intesa come voto favorevole in Aula, non se ne parla. Ma una timida apertura, magari su temi di interesse comune, c’è stata. “Scongelatevi”, apritevi all’intesa, non rimanete chiusi nell’incomunicabilità. E’ la proposta di Enrico Letta ai Cinque Stelle, a colloquio con il premier incaricato in diretta streaming.
Non c’è stato uno scontro aspro, come quello visto con Bersani (la Lombardi che pungolava: “Sembra una puntata di Ballarò…”). C’è stato spazio anche per un colpo di teatro: i capigruppo Crimi e Lombardi allungano a Letta la proposta di legge, una bozza, per l’abolizione dei rimborsi elettorali che depositeranno alla Camera nei prossimi giorni. Una timida apertura a un possibile dialogo.
Quella dei Cinque Stelle non è certo un’apertura al governo Letta, sempre che Letta scioglierà la riserva: ”Ancora adesso non vediamo un vero cambiamento. Non c’è l’ipotesi di squadra di governo di alto profilo e scollegata dalle logiche portate avanti fino ad adesso. Serve un governo il più possibile al di sopra delle parti, non politico”, ha detto Vito Crimi.
E poi: “Alcune delle proposte messe sul tavolo da Enrico Letta sono ”accoglibili su temi come quelli della piccola e media impresa e interventi anche a costo zero. Garantisco che su questo non vogliamo rimanere in un angolo a guardare”.
E Lombardi ha parlato di apertura: ”Con la scelta del presidente della Repubblica la nostra scelta è stata di aprire ai cittadini e la risposta sono stati nomi che neppure noi ci aspettavamo, vicini alla vostra forza politica. La comunicabilità quindi l’abbiamo dimostrata”.