Rossi attacca Renzi: “Alla Leopolda ho visto la sinistra conservatrice”

ROMA – ”Alla Leopolda si è riproposto quello che è all’origine della crisi, in un mondo profondamente cambiato. Sul banco degli imputati non puo’ finire la sinistra ma i cedimenti che ha avuto verso quel liberismo”.

Lo afferma a Repubblica il governatore della Toscana, Enrico Rossi, che sull’ evento promosso dal sindaco di Firenze, Matteo Renzi, osserva: ”Chi ha detto che non c’era ideologia? La sinistra conservatrice, le pensioni che tolgono risorse ai giovani, piu’ dinamismo eocnomico, più mercato per avere più giustizia sociale: questo è il Blair del ’99”.

Sulle 100 idee presentate da Renzi, Rossi commenta: ”si elude il nodo fondamentale di questo momento. Il Paese affonda: lo spread e’ al 4,5, gli interessi sui Btp al 6,20, non siamo cosi’ lontani dal default. Li’ c’era un clima inconsapevole del dramma. I conti col berlusconismo vanno fatti fino in fondo e oggi puo’ vincere chi riesce a indicare il modo piu’ giusto per aggredire il debito pubblico ricreando prospettive di sviluppo e chiedendo sacrifici equamente distribuiti. Bisogna – aggiunge – bonificare gli sprechi, introdurre una patrimoniale e tasse progressive se vogliamo tutelare i piu’ deboli”.

Su che cosa del programma di Renzi lo abbia convinto, Rossi afferma: ”Si e’ parlato molto di precariato. Anche se non ho visto proposte adeguate” mentre alla domanda se non sarebbe utile una nuova classe dirigente al Pd, il governatore toscano replica: ”Si’, purche’ venga fuori dal dibattito politico: Renzi sta perdendo un’occasione”.

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