Enrico Rossi: "Governo? Vedo rigore, un po' di equità, niente sviluppo"

FIRENZE, 30 APR – ''Per ora si vede solo il rigore. L'equita' e' appena accennata con la lotta all'evasione e lo sviluppo deve ancora arrivare''. Cosi' il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, sul suo blog www.ilsignorrossi.it, secondo il quale occorre ora: promuovere l'immediato pagamento degli arretrati alle imprese, allentare il vincolo del patto di stabilita' ''che soffoca comuni e regioni'', recuperare le risorse necessarie dai grandi patrimoni per evitare ulteriori tagli alla spesa sociale e alla scuola, attuando una rigorosa spending review in tutta la pubblica amministrazione ''a partire ovviamente dai costi della politica'' e delineando nuove politiche industriali per i settori strategici del Paese.

''Pur affermando la necessita' di sostenere il governo Monti fino al 2013 – scrive Rossi sul suo blog – non ho mai risparmiato le critiche e ho sempre sostenuto che rigore e liberalizzazioni da sole non sarebbero bastate a salvare il Paese'.

''Adesso pero' – aggiunge il governatore della Toscana – mi scandalizza e mi preoccupa che chi, come la Lega, ha portato il paese sull'orlo del disastro, inciti alla rivolta fiscale. O chi, come Alfano, gioca con le parole proponendo la riduzione delle tasse per coloro che hanno crediti verso lo Stato senza chiarire se questo debba essere un'iniziativa privata o regolata attraverso un provvedimento. La via della rivolta fiscale, invocata qua e la', e' benzina sul fuoco: aumenta la frammentazione sociale, i conflitti e le rivolte, facendo perdere al Paese ogni credibilita' e spingendolo a fare la stessa fine della Grecia dove a pagare di piu' sono i lavoratori e il ceto medio. Il punto e' un altro: Monti – secondo Rossi – deve riuscire a coniugare, insieme al rigore, sviluppo e maggiore equita'''.

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