Esclusi liste Pdl, Berlusconi: “Amici fuori per colpa dei pm, scelta dolorosa”

Esclusi liste Pdl, Berlusconi: “Scelta dolorosa, colpa dei pm”

ROMA – “Escludere alcuni nomi è stata una scelta molto dolorosa, ma nessuno potrà criticare le liste del Pdl. Se ho escluso gli amici, la colpa è dei pm”. Silvio Berlusconi lo ha dichiarato a Studio Aperto, rispondendo ad una domanda sugli esclusi delle liste Pdl. Tra gli esclusi ci sono Marcello Dell’Utri e Marco Milanese,  che hanno ritirato la propria candidatura, e Nicola Cosentino, che invece è fuggito con le liste inseguito da Francesco Nitto PalmaDenis Verdini.

Berlusconi ha detto: “E’ stata una scelta molto dolorosa. A loro va il mio ringraziamento per aver rinunciato di sponte propria a non essere nelle liste del nostro partito. Sono liste alle quali nessuno potrà portare delle critiche in modo tale che si possa parlare di contenuti e programmi e non di liste

Poi parlando dei magistrati afferma: “Io credo che dovremmo istituire la cauzione che è vigente in altre democrazie come l’America e ridurre questa tentazione dei magistrati di togliere la libertà a chi viene fatto oggetto di un accusa che poi si rivela, per il 50 per cento dei casi, è infondata”.

Sul suo ruolo in un eventuale governo del Pdl, Berlusconi dice: “Penso che come ministro dell’economia e dello sviluppo economico potrò dare un grande contributo per l’esperienza che ho da uomo di azienda e gli anni al lavoro come presidente del Consiglio”.

Berlusconi non teme contraccolpi sul livello europeo, che potrebbero essere causati dall’esclusione di alcuni candidati dalle liste locali: “No, non ci sarà nessun contraccolpo nei vari livelli locali del partito. Io a questo punto sono sicuro di vincere”.

Poi si definisce l’unico “vecchio” in lista: “Le liste che comportano molte novità. L’unico vecchio attempato dovrei essere io. Alla fine c’è un altro che rappresenta la storia di un partito occidentale: è Ciccio Colucci che ha 82 anni. E’ in piena salute ma rappresenta la storia del nostro Paese”.

Parlando del voto dichiara: “E’ un imperativo categorico andare a votare. L’invito ai cittadini è a non disperdere il loro voto sui piccoli partiti che possono solo fare da ostacoli ai grandi partiti”.

Infine l’ex premier approda sulle tasse: “Ridurre le tasse è fondamentale. Bisogna intervenire sulla macchina dello stato che è troppo costosa. I soldi ricavati dalla riduzione delle spese statali possono essere utilizzati per ridurre l’Irap che in alcuni anni potrebbe anche sparire. Noi abbiamo dimostrato di aver realizzato tutte promesse e ci presentiamo agli elettori  dicendo no all’Imu che aboliremo, no all’aumento dell’Iva, alla patrimoniale e al redditometro e ci troviamo di fronte a noi la sinistra delle tasse e i tecnici tassatori che vanno in tutt’altra direzione”.

I commenti sono chiusi.

Gestione cookie