X

Esodati, Cazzola: “Inutile litigare, tanto il caso esploderà nel 2020”

di Maria Elena Perrero |14 Giugno 2012 11:07

ROMA – ''La riforma Fornero è stata migliorata al Senato, ma rimane a mio avviso una grande occasione mancata. Il mercato del lavoro diventerà più rigido e non sarà una scelta utile in una fase di crisi come l'attuale": lo ha detto al mattino il vice presidente della Commissione lavoro della Camera, Giuliano Cazzola, Pdl.

"Alla base della legge c'è un errore di fondo. I rapporti di lavoro flessibili non sono l'anticamera ma una risposta alla disoccupazione giovanile. Inoltre la nuova disciplina del licenziamento individuale è un pasticcio''.

Secondo Cazzola ''i nostri guai cominciano tutti dalla delegittimazione di Giulio Tremonti che era un valido interprete della linea di angela Merkel''.

Dal problema degli esodati, si esce, secondo Cazzola, ''con una norma di carattere strutturale a modifica della riforma delle pensioni. Non ha senso difendere la riforma più severa in Europa se nei prossimi anni deve essere costellata di deroghe a favore di decine di migliaia di persone che, per un qualche motivo, finiscono per mantenere le vecchie regole. Meglio avere un sistema di innalzamento dei requisiti più graduale in grado di fronteggiare meglio la fase di transizione''.

I dati del ministro e dell'Inps, spiega, ''non sono in contraddizione. Il ministro ha stimato in 65 mila quanti, secondo norme di salvaguardia previste, hanno diritto ad andare in pensione con le vecchie regole nel 2012 e 2013. I 390 mila sono quelli che avranno il problema nei prossimi 7-8 anni per i quali non sono previste né salvaguardie né coperture''.

''Non è difficile fare chiarezza – aggiunge -. Ma mi domando che senso ha, in un paese che non sa se arriverà a fine mese, porsi il problema di chi andrà in pensione per esempio nel 2015 e fino ad allora è coperto o dagli ammortizzatori sociali o dalla extra liquidazione. Non nego che abbia un problema, ma affermo che abbiamo tempo per risolverlo''.

Scelti per te