“Fratelli d’Italia mi provoca il prurito”. La Lega attacca anche l’inno di Mameli

Ettore Pirovano, presidente della Provincia di Bergamo

“Dovremmo rifiutarci di cantare le prime due strofe. Mi viene il prurito a cantare ‘Che schiava di Roma’”. Non gli bastava aver criticato la bandiera di Bergamo perché troppo italiana e poco locale, avanzando l’idea di inserire il nome della città in dialetto, Berghem. Ora il presidente della Provincia, il leghista Ettore Pirovano, si spinge oltre e attacca l’inno di Mameli.

Il temperamento di Pirovano non può di certo dirsi mansueto. Il presidente leghista spara a zero su tutti. La scritta sulla bandiera? “Ce ne sono tante versioni, la scritta latina era il nome che i romani davanti alla terra bergamasca e non mi piace”. E ai sindacalisti che lo accusano di non pensare alle fabbriche che chiudono, lui elenca le iniziative a favore dell’occupazione: con incontri con 30 aziende, il programma voucher per l’impresa artigiana e i fondi a sostegno dei consorzi di garanzia.Ha 120 euro in mano, li sventola e proclama: “Ecco cos’ho speso finora per le bandiere: vorrà dire che pagherò 120 caffè ai sindacalisti”.

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