Europee 2019, proiezioni contro exit poll: Lega al 30%, Pd supera M5s

Elezioni Europee 2019, proiezioni contro exit poll: Lega al 30%, Pd supera M5s
Europee 2019, proiezioni contro exit poll: Lega al 30%, Pd supera M5s (nella foto Ansa, Salvini, Zingaretti, Di Maio)

ROMA – Proiezioni (basate sulle prime schede scrutinate) contro exit poll (basati sui sondaggi fatti fuori dai seggi): come sempre accade, anche queste Europee non fanno eccezione. Secondo la prima proiezione di voto, la Lega è al 30% (se non sopra), Pd e M5s sono punto a punto (con il Partito Democratico leggermente favorito), Forza Italia e Fratelli d’Italia sono gli unici altri partiti ad eleggere i propri candidati all’Europarlamento. Eppure gli exit poll (tutti) davano Salvini sotto al 30%. E Pd e M5s non così distanti, non almeno 10 punti percentuali o più sotto la Lega.

Si tratta di numeri da prendere con le pinze ma che, se più o meno confermati, non potrebbero non avere conseguenze. Non solo si sarebbe consumato il tanto temuto (dai grillini) sorpasso del PD ai danni di M5s. Ma i due partiti che governano sarebbero sotto la soglia del 50%, in un calcolo maccheronico di somma pura dei due risultati. Assioma banale ma reale : la maggioranza degli italiani non sta col governo.

Non solo: la somma di Salvini, Berlusconi e Meloni darebbe un numero molto vicino alla somma di quello ottenuto da Lega e M5s alle scorse politiche. Anzi, addirittura secondo i numeri più ottimisti, potrebbe bastare la somma di Lega e Fratelli d’Italia. Fermo restando che stiamo parlando di sistemi elettorali diversi (e di diversa attribuzione di seggi). 

Partendo quindi dal presupposto che siamo nel campo della fantapolitica, questi dati difficilmente non avrebbero conseguenze sul governo: in termini di rapporti di forza sicuramente e in termini di stabilità probabilmente.
Desta qualche sorpresa anche la resurrezione di Forza Italia (sulla quale incide un Berlusconi tirato nuovamente a lucido proprio negli ultimi giorni di campagna elettorale) mentre Fratelli d’Italia sfrutta l’onda lunga dei buoni risultati dei sovranisti d’Europa (leggi Le Pen in Francia).

Prevedibili i numeri sotto il 4% de La Sinistra e di +Europa, tutti fuori dall’europarlamento. Sarà tutto vero? 

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