Expo, Delrio: “A Cantone i poteri che chiede”

Graziano Delrio
Graziano Delrio

ROMA – “Non possiamo fermare l’Expo. Ci sono già 140 paesi che si sono iscritti e che aspettano di venire. Ci sono certo questi avvoltoi, questi faccendieri, che fanno male all’immagine dell’Italia” ma bisogna andare avanti. Lo ha detto il sottosegretario alla presidenza, Graziano Delrio, intervistato da Maria Latella a SkyTg24. Delrio ha anche assicurato che il commissario Raffaele Cantone “avrà i poteri che chiede”. “Ha chiesto – ricorda – di voler intervenire sulla prevenzione senza interferire sul lavoro della Magistratura”.

Delrio si è poi detto “molto stupito che personaggi” come Primo Greganti “che hanno avuto in passato dimostrazione di non essere all’altezza della situazione vengano ancora utilizzati”. In attesa di conoscere nel dettaglio quali saranno i reali poteri che Cantone ha chiesto, Repubblica ne anticipa alcuni. “Cantone – scrive il quotidiano di Ezio Mauro – avrà quattro atout. Eccoli, in rapida sintesi: supervisione su tutti gli appalti in corso; presenza del commissario nelle nuove gare; revoca degli appalti per chi è finito sotto inchiesta; trasparenza totale per Expo e Infrastrutture. Personale ad hoc (cioè esponenti delle forze di polizia) per studiare gli appalti. Sanzioni per chi ha già violato le regole”.

Nulla, dunque, che riguardi la magistratura, come spiegato da Delrio. “I poteri di Cantone, invece – spiega sempre Repubblica – punteranno tutto sulla prevenzione e sulla trasparenza. Senza conflitti o scavalchi né con la magistratura, né con la prefettura di Milano. Anzi, il commissario utilizzerà i gruppi ispettivi che già oggi, proprio in prefettura, lavorano sulle infiltrazioni mafiose e già conoscono gli appalti..

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