Expo, dilemma Moratti: dimettersi o no?

MILANO – Il ruolo di commissario straordinario e la questione dei terreni dell’Expo: sono i primi due nodi da sciogliere nella Milano che cambia e che passa dalla gestione di centrodestra di Letizia Moratti a quella di centrosinistra di Giuliano Pisapia. Il sindaco uscente, infatti, come spiega Matteo Prioschi sul Sole 24 Ore, era stato designato commissario straordinario per l’Expo fino al 31 dicembre 2016. Provvedimento firmatoper decreto da Silvio Berlusconi: era il 2008 e il presidente del Consiglio all’apice della popolarità tutto pensava tranne che di lì a tre anni avrebbe rovinosamente perduto la roccaforte elettorale di Milano.

Ora, invece, il problema c’è al punto che Letizia Moratti ha già fatto sapere di essere pronta a decidere sul futuro del suo incarico nei prossimi giorni. Concentrare il ruolo di sindaco e quello di commissario straordinario nella stessa persona, infatti, serviva sulla carta a snellire i meccanismi decisionali. Ora, invece, le due figure sono sdoppiate e sono attribuite a due persone su schieramenti opposti.

Se Letizia Moratti dovesse lasciare l’incarico si presenterebbe immediatamente il problema della successione. E’ infatti quantomeno improbabile che Berlusconi accetti di delegare Pisapia. Per il ruolo di commissario, quindi, rimarrebbero in lizza il presidente della Regione Roberto Formigoni e quello della provincia Guido Podestà. Quest’ultimo spiega il Sole, sarebbe un candidato in grado di “riequilibrare” il rapporto tra gli enti locali visto che “la Provincia per problemi di bilancio è parzialmente uscita di scena dalla vicenda Expo pur essendo socio con il 10% delle quote”.

Altro aspetto centrale, per la nuova amministrazione di Milano, è quella dei terreni per l’Expo. Nella mattinata di lunedì 31 maggio è attesa la fondazione della società Alexpo, quella che deve acquistare i terreni per la realizzazione dell’evento. Il piano originario, spiega il Sole, è che il Comune abbia il 51% delle quote “a fronte del requisito di una maggioranza qualificata (probabilmente il 75%) per le decisioni più importanti”. Accordi già presi, ma con Letizia Moratti. Ora, invece, c’è Giuliano Pisapia e il tempo, per le decisioni fondamentali sull’expo, stringe.

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