MILANO – Si chiama Enzo Cartotto ed è stato uno dei fondatori di Forza Italia. Sarebbe stato lui, secondo quanto riporta il quotidiano La Repubblica a “svelare a Silvio Berlusconi” l’esistenza di una trattativa tra lo Stato e la mafia, ovvero la presunta trattativa oggetto di un’inchiesta alla Procura di Palermo.
Convocato per parlare di Dell’Utri, secondo Repubblica, Cartotto avrebbe raccontato di non sapere nulla di eventuali collegamenti tra Berlusconi e la mafia “salvo alcuni strani rapporti con il finanziere Filippo Rapisarda”. Tuttavia subito dopo sempre Cartotto avrebbe raccontato degli inizi di Berlusconi, quando era imprenditore e proprietario della Edilnord.
Allora Cartotto era esponente della Dc e avrebbe raccontato ai pm di aver trovato una “soluzione” a un problema dell’ex premier. Si tratta di un’operazione per trasformare la ragione sociale della società in un momento in cui era proibito trasferire i capitali all’estero. “Il favore – racconta Cartotto – glielo fece l’avvocato Ferruccio Ferrari. (…) Non so cosa ci abbia guadagnato (…) Non è un’operazione che dà una bella immagine di Berlusconi”.
I pm, in ogni caso, ritengono che Cartotto abbia da dire anche sulla mafia. Se non altro, spiega Repubblica, perché subito dopo aver ricevuto la convocazione Cartotto avrebbe chiamato Berlusconi e preso appuntamento per il giorno successivo. Appuntamento cui Cartotto, pedinato dalla Dia, si è presentato.
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