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Omertà formato famiglia

di Mino Fuccillo |2 Luglio 2010 14:24

Narrano le cronache che la signora Zaccai, moglie del consigliere provinciale romano del Pdl incappato in un comizio notturno dal balcone di una casa di trans, comizio sconnesso ma urlato, comizio corroborato e promosso con tutta probabilità da un po’ abbondante di polvere bianca, abbia sibilato ai giornalisti: “Lasciatelo in pace, siete degli sciacalli”. Ora va bene e neanche tanto per il “lasciatelo in pace”, ma “sciacallo” chi racconta che un eletto dal popolo dà di matto, va a trans e si fa di coca? Ma la signora difendeva la privacy e soprattutto “la famiglia”.

Curiosa questa cosa, questa inversione di massa del rapporto tra causa ed effetto. Con più stile meno clamore anche la signora Marrazzo a suo tempo ebbe a lamentarsi dei giornalisti, delle notizie che danneggiavano la famiglia. E, penultimo della infinita serie, il neo ministro Aldo Brancher ha detto che contro “l’Italia cattiva e incattivita con lui perchè la nazionale di calcio era stata eliminata, doveva proteggere la famiglia”. E prima di lui l’ex ministro Scajola aveva annunciato intollerabile danno alla famiglia costretta a sapere che la casa dove abitavano tutti era stata pagata “a loro insaputa”.

Torniamo a Zaccai, un uomo “tutto famiglia”: le foto con il Papa, la campagna contro la droga, l’associazione “Cavalieri Anco Marzio” a difesa dei valori della famiglia cattolica. Danno c’è senza dubbio alla sua famiglia, danno viene dalla notte con trans e coca. Ma chi l’arreca quel danno, la stampa o Zaccai? Se voleva proteggere la sua famiglia non poteva pensarci prima di andare a casa di “Morgana”? E Brancher, Scajola, Marrrazzo e tutti gli altri uomini pubblici, e anche quelli “privati”, se ci tengono alla famiglia non spetta a loro proteggerla, non infliggere ai loro familiari dolore e vergogna con i loro comportamenti? Oppure le loro lamentele, loro e dello loro consorti sono solo e soltanto perchè quei comportamenti vengono alla luce invece vdi restare nascosti? Strana idea questa che circola della famiglia: omertosa, complice, irresponsabile. Vorremmo una moglie che dicesse: “Ha sbagliato, ma io lo amo lo stesso”. Vorremmo dei padri e mariti che chiedono amore e affetto con dignità, con la dignità di chi in famiglia dice la verità e si fa carico del suo prezzo. Razze invece in via di estinzione.

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