Ffwebmagazine, il periodico online della Fondazione Farefuturo presieduta da Gianfranco Fini, ironizza sui richiami alla coerenza di Francesco Storace e Daniela Santanchè.
Ricorda Federico Brusadelli: ”Nell’aprile 2008, la signora Santanchè e Francesco Storace viaggiavano per l’Italia, a fare campagna elettorale per la loro Destra. Lei, come candidata premier e dunque come avversaria di Silvio Berlusconi, del suo Popolo della libertà e soprattutto del suo programma di governo, gridava che ‘noi non siamo un partito moderato, siamo un partito incazzato e con la bava alla bocca, che non darà tregua a chi tradisce i propri valori’.
“Gridava – si legge ancora nel periodico vicino al presidente della Camera – che ”le donne per andare in Parlamento lo possono fare solo con me. Vorrei fare un appello a tutte le donne italiane: non date il voto a Silvio Berlusconi, perché Silvio Berlusconi ci vede solo orizzontali, non ci vede mai verticali’. Concedendo anche una rivelazione privata a Libero: ‘Berlusconi e’ ossessionato da me, ma tanto non gliela do”’.
Contemporaneamente, ”Storace ironizzava su Berlusconi, un ”uomo senza valori”, che ”consuma scatole di Viagra” e che, poveretto, ”non concepisce che si possa essere mossi da altro che dal tornaconto personale”. ”Si ignora cosa sia accaduto in seguito. E si ignorano – ironizza il corsivo – i (legittimi, per carita’) percorsi culturali e intellettuali che hanno portato la signora Santanchè a staccarsi da Storace, a fondare il suo Movimento per l’Italia e a bussare al portone del Pdl; così come si ignorano quelli che hanno portato Francesco Storace a giurare fedeltà al premier”.
“Fatto sta – prosegue Brusadelli – che a poco meno di due anni di distanza, la ex candidata premier della Destra siede nel governo contro cui si è battuta in campagna elettorale. E il suo mentore si appresta a dare l’appoggio esterno (in questo caso, esterno al Parlamento). Così, il sottosegretario Santanchè ritroverà presto, su un altro strapuntino gentilmente offerto dal Cavaliere, qualche altro ex compagno di avventura. Evidentemente, tra i Valori della vera destra, oltre alla coerenza e al disinteresse, al rispetto del mandato degli elettori e alla difesa dell’identità, ce n’è uno in particolare: se ti offrono una poltrona, è meglio non dire di no. E’ maleducazione”.
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