Dai Nar al Nar. La sigla è rimasta la stessa, ma per Francesco Bianco è cambiato tutto. Oggi lavora alla sezione “Nar” dell’Atac, ovvero nel “nucleo amministrativo rimessa”. Anni fa militava nei Nar, nuclei armati rivoluzionari, un’organizzazione terroristica di stampo neo fascista attiva alla fine degli anni ’70.
Ma Bianco non è il solo ex estremista di destra ad essere approdato all’Atac. Spiegano Alessandro Capponi ed Ernesto Menicucci sul Corriere della Sera che “alla municipalizzata del Campidoglio lavora anche Gianluca Ponzio, ex Terza posizione”. Nomine, quelle di Bianco e Ponzio, che suscitano l’ira dell’opposizione capitolina. Il Pd ha chiesto le dimissioni del sindaco Gianni Alemanno e annuncia un’interrogazione al ministro dell’Interno Roberto Maroni. Il Pdl liquida il tutto con la formula “gossip” e ricorda, spiega il Corriere, il “risarcimento di nove milioni chiesto dalla Corte dei Conti agli ex dirigenti Atac”.
A creare qualche imbarazzo in Campidoglio, prosegue il Corriere, contribuiscono altri due casi: “Ad Atac, infatti, lavorano la fidanzata e la segretaria dell’assessore al Traffico, Sergio Marchi, oltre alla ex cubista che ora ha un lavoro stabile nella segreteria del direttore industriale”.
Ma chi sono i due assunti? Capponi e Menicucci li descrivono così: “Francesco Bianco: ex Nar, ex Forza Nuova, faceva parte del gruppo di Valerio e Cristiano Fioravanti. Insieme agli altri è stato processato per rapine, aggressioni e omicidi, e scarcerato per decorrenza dei termini. Era con gli altri quando Valerio Fioravanti uccise «il rosso» Roberto Scialabba, nel 1978. Il nome di Ponzio invece è spesso associato a quello di Antonio D’Inzillo, ufficialmente morto due anni fa, tornato sulla scena come «faccendiere» di Gennaro Mokbel”.
Secondo il deputato Pdl Vincenzo Piso, prima di far polemica, l’occupazione dovrebbe “documentarsi su Ponzio e Bianco prima di gettare loro fango addosso” visto che “Ponzio ha un curriculum di tutto rispetto. Laurea, master e certificato carichi pendenti nullo. Bianco lavora onestamente da 15 anni e i fatti a lui imputati risalgono a 32 anni fa”.
Qualche mese fa, aveva fatto discutere la nomina di Stefano Andrini, ex naziskin condannato per tentato omicidio ai vertici all’Ama, la società che si occupa della raccolta dei rifiuti a Roma.