Fase 2, Conte: “Incoraggianti i dati, rischio calcolato per ripartire”. Dal 15 giugno riaprono cinema e teatri

di Lorenzo Briotti
Pubblicato il 16 Maggio 2020 - 21:03| Aggiornato il 17 Maggio 2020 OLTRE 6 MESI FA
conte vista

Fase 2, Conte: “Dati incoraggianti, ora c’è un rischio calcolato”. Dal 25 maggio riaprono palestre, dal 15 giugno cinema e teatri

ROMA – Giuseppe Conte, la conferenza stampa sulla fase 2 che comincerà tra due giorni, ossia lunedì 18 maggio.

Il premier parla di dati incoraggianti e indica la data del 15 giugno per la riapertura dei cinema e dei teatri. Dal 25 maggio invece, riapriranno le palestre. 

Queste le sue parole:

“Abbiamo approvato il decreto che ci consente di entrare nella fase 2. Affrontiamo questa fase con la voglia di ricominciare, ma con prudenza. I dati sono incoraggianti. Ci confermano che gli sforzi collettivi hanno raggiunto i risultati attesi”. 

Il capo del Governo elogia i risultati, il calo dei contagi e l’aumento dei guariti:

“Abbiamo nuovi posti in terapia intensiva, abbbiamo incrementato i controlli sierologici e i tamponi. Stiamo inoltre per  lanciare l’app Immuni”.

Il premier spiega che

“In questo nuovo percorso sarà importante il dialogo con gli enti locali per le responsabilità. Abbiamo predisposto un piano nazionale di monitoraggio con loro. Questo ci consentirà di tenere sotto controllo la curva e di agire  con misure ben mirate e circoscritte”.

Conte riconosce alle Regioni di aver predisposto piani utili a far rispettare le regole di distanziamento che serviranno a consentire le riaperture tanto annunciate:

“Il nostro è un rischio calcolato. La curva dei contagi può risalire. Dobbiamo accettarlo atrimenti non potremmo ripartire, dovremmo aspettare il vaccino e non ce lo possiamo permettere”.

Il presidente del Consiglio annuncia poi quello si potrà fare da lunedì 18 maggio:

“Lunedì saranno consentiti gli spostamenti nella regione senza alcuna limitazione e non serviranno più le autocertificazioni”.

“Si potrà andare in un negozio, al mare. Riprendono gli incontri con amici. Il divieto resta per chi sta in quarantena e per chi ha sintomi. Resta inoltre il divieto di creare assembramenti. In questa fase bisognerà rispettare la distanza di un metro. La mascherina andrà indossata in specifici luoghi come al chiuso. All’aperto la si indosserà in luoghi come strade affollate”.

Conte spiega ancora che dal 3 giugno ci si potrà spostare da una regione all’altra e che sempre dal 3 giugno l’Europa riaprirà le frontiere senza obbligo di quarantena per chi arriva. Una boccata di ossigeno per il turismo italiano.

Poi, tornando a lunedì 18, annuncia che “riapriranno i negozi di vendita al dettaglio e della cura della persona. Riaprono ristoranti, bar e pub. Vale anche per stabilimenti balneari e per le funzioni liturgiche. Riprendono poi gli allenamenti di calcio e riaprono i musei. Le Regioni dovranno accertare che la curva resti sotto controllo per essere pronte ad eventuali chiusure in caso di salita dei contagi”.

Ancora il premier:

“Dal 25 maggio riaprono palestre, piscine e i centri sportivi con delle regole. Il 15 giugno riapriranno anche i cinema e i teatri e un ventaglio di offerte varie per i bambini a carattere ludico ricreativo”.

“Servirà cautela specialmente per le regioni molto colpite come la Lombardia” aggiunge ancora il premier che poi elogia i finanziamenti su scuola e università decisi dal suo Governo. 

Conte conclude ammettendo che la situazione economica che sta vivendo il Paese è drammatica:

Senza aiuti non potremo riaprire. Sono consapevole però che il decreto Rilancio, nonostante i 55 miliardi stanziati, non può essere la risoluzione ma solo un aiuto. Adesso più che mai bisogna far ripartire la nostra economia” .

E annuncia di volersi concentrare sul decreto Semplificazioni che servirà tra le altre cose a snellire la burocrazia (fonte: Rai News 24, Agenzia Vista /Alexander Jakhnagiev).