Piero Fassino, candidato alla successione di Sergio Chiamparino come sindaco di Torino parte dalla Fiat e lo definisce un “caso” che “deve essere risolto a ogni costo. Il problema nonè l’equidistanza ma l’equivicinanza, bisogna essere vicini sia all’azienda che ai lavoratori, senza prediligere una parte o l’altra. La Fiat per Torino è essenziale”.
Ospite della Fondazione Benvenuti in Italia alla Fabbrica delle E, alla sua prima uscita pubblica a Torino dopo l’annuncio della candidatura, Fassino ha rimarcato che ”il massimo delle energie deve essere investito nel lavoro e nello sviluppo”.
La sua ricetta se diventerà sindaco, ha detto, e’ ”non aumentare le tasse, e garantire tutti i servizi sociali”. Ai giovani che affollavano la sala, ha spiegato di voler svolgere il ruolo del ”traghettatore” per le nuove generazioni, ribadendo la propria disponibilità per un solo mandato. E se diventerà primo cittadino, ha assicurato l’intenzione di volere ”una giunta giovane”.
Presente all’incontro, molto affollato, anche l’ex presidente del Piemonte, Mercedes Bresso, oggi presidente del Comitato delle Regioni Ue: ”Fassino – ha commentato – è già completamente coinvolto dai temi e dalla problematiche di Torino, ha dimostrato di conoscere gli argomenti e di avere visioni chiare per lo sviluppo della citta”’.