Federalismo, la ricetta di Tosi: “Commissari nelle Regioni ostili”

Il sindaco di Verona Flavio Tosi della Lega ha un’idea “vincolante” per far sì che il federalismo diventi realtà: “Silvio Berlusconi commissari le Regioni che non funzionano, specie nel Sud. Senza illudersi di poter distinguere tra Regioni amiche e Regioni ostili. Questo è l’unico sistema per far nascere il federalismo, evitando così che salti tutto”.

“Credo che questo sia un appello condiviso da tutta la popolazione – spiega Tosi –  Soprattutto in quelle parti d’Italia dove i frutti della buona amministrazione rischiano di essere destinati ad amministrazioni meno buone”.

Tosi teme infatti che la strada delle riforme si riveli alla fine ricca di ostacoli: “Io penso che tutti i cittadini vogliano amministrazioni più efficienti e più rispettose del denaro che viene loro affidato. Ma sicuramente ci saranno Regioni che, dovendo fare sacrifici veri, preferiranno mettersi di traverso”.

“Un esempio è nel Lazio – chiarisce Tosi – Ho partecipato ad un dibattito con Renata Polverini in cui lei ha detto che non chiuderà mai un ospedale. Se il buon giorno si vede dal mattno, c’è davvero di che riflettere: nel Lazio, se non mi sbaglio, è previsto il taglio di 8 mila posti letto su 28 mila. E dunque, la ricetta è semplice e drastica, in tutte le realtà locali che sfondano determinati parametri, gli amministratori vengono sostituiti da commissari che gestiscono la situazione”.

La proposta suona strana perchè fatta da un esponente della Lega, da sempre partito delle comunità e dei territori, dell’autodeterminazione e delle autonomie. Non è quindi contradditorio invocare un comnissariamento che “neutralizzi” amministratori espressi da un voto popolare? Secondo Tosi “l’autonomia è un principio sacrosanto. Ma deve essere responsabile, non si può essere autonomi nelle decisioni di spesa, se poi le risorse per quelle spese le deve garantire qualcun altro”.

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