Federalismo, Napolitano: “Non lasciare il lavoro incompiuto”

Giorgio Napolitano

MILANO – “Non possiamo concederci il lusso di lasciare il lavoro incompiuto. Mi auguro che lo sforzo già a buon punto possa arrivare a conclusione con la massima condivisione”. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano torna sul federalismo in occasione dell’inaugurazione delle nuova sede della Regione Lombardia a Milano. Lo fa, dopo aver accennato alla crisi libica, (‘La comunita’ internazionale ha fatto le sue scelte e l’italia partecipa a queste scelte”) per rilanciarlo.

“Questa volta dobbiamo portare a termine l’attuazione del titolo V riformato della nostra Costituzione e trovare necessarie strade di equilibrio e corrispondenza tra il ruolo dello Stato, delle amministrazioni locali, delle grandi Istituzioni come quella parlamentare che a sua volta va riformata nella nuova prospettiva, e il ruolo delle Regioni, delle Province e dei Comuni”, dice il capo dello Stato.

Che, proprio in ottica federalista, vede indispensabile la necessità di una riforma del ruolo del Parlamento. E anche una maggiore semplificazione. In particolare nelle regioni del mezzogiorno. “Al di sotto del livello regionale si sia davvero costruito qualcosa di troppo artificioso, di troppo pesante e talvolta anche di parassitario” dice il presidente.

Napolitano ricorda come “per istituire le Regioni ci sono voluti 22 anni dopo la Costituzione del ’48. La strada è iniziata nel 1970 ed è stato un percorso che ha avuto anche difficoltà e crescenti contraddizioni per portare poi al cambiamento del titolo V della Costituzione con una svolta in senso federalista del sistema delle autonomie”. Un lungo cammino, dice il capo dello Stato, che non deve fermarsi.

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