Il direttore de Il Giornale, Vittorio Feltri, si difende dall’accusa di «killeraggio giornalistico allo stato puro» con cui Dino Boffo, direttore de L’Avvenire, aveva replicato all’editoriale apparso questa mattina sul quotidiano della famiglia Berlusconi.
Quale killeraggio? Risponde Feltri, che torna all’attacco puntualizzando che la notizia proveniva da «un documento del casellario giudiziario, cioè pubblico». «Abbiamo semplicemente ricordato – dice Feltri – che Boffo ha dovuto rispondere in tribunale di una vicenda, che si è conclusa con patteggiamento e ammenda, e che risulta in modo chiaro dal casellario giudiziario di Terni. Ebbene, questa vicenda attiene alla sfera dei comportamenti sessuali».
Ma il direttore del quotidiano milanese non si ferma qui e annuncia: «Domani continuo». La promessa arriva alle 20.01 dal sito de Il Giornale e minaccia di far passare una nottataccia al direttore de L’Avvenire, che Feltri dice di non temere: «Le querele possiamo farle tutti, poi dobbiamo vincerle. Io ho i documenti sulla mia scrivania. Cosa vuole querelare? Che lo faccia, chi se ne frega».
D’altronde, ribadisce Feltri, «se non avesse fatto il moralista, nessuno avrebbe detto niente».
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