ROMA – ”Uno dei motivi delle incomprensioni di questi anni è l’evidente sottovalutazione che in Italia è stata fatta dei successi ottenuti da Marchionne”. Ne è convinto il sindaco di Torino, e presidente dell’Anci, Piero Fassino, che in una intervista a Repubblica sottolinea come sia ”essenziale” il dialogo tra Fiat e sindacati e ”per questo l’annunciato incontro tra Sergio Marchionne e Maurizio Landini è un fatto positivo” ed entrambi ”sono persone esperte e intelligenti e sanno che quando si deve superare un conflitto duro è necessario che ciascuno si metta anche nei panni dell’altro”.
”Non capisco – dice Fassino – perché si debba avere un pregiudizio nei confronti della Fiat. Credo che dobbiamo lavorare tutti affinché il gruppo del Lingotto rimanga uno degli assi portanti del sistema Italia”.
L’alleanza con Chrysler, ricorda Fassino, ”ha trasformato la Fiat da azienda internazionale in azienda globale. Dopo la fusione nulla potrà essere come prima” ma ”bisogna lavorare perché l’Italia e Torino mantengano un ruolo strategico”. E la politica ”potrebbe aiutare a svelenire il clima. Per esempio riconoscendo a Marchionne i meriti che indubbiamente ha”, perché ”se chi fa si vedesse riconosciuto il merito, il clima generale delle relazioni migliorerebbe”.
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