“Pure con i negri”. Fidel Mbanga Bauna con Storace, amico di B. Insulti sul web

Fidel Mbanga Bauna per Sorace: sul web gli insulti razzisti dei militanti

ROMA – “Pure con i negri…”: Fidel Mbanga Bauna, volto tv popolare nel Lazio, si presenta con Storace per La Destra alle elezioni ma, poche ore dopo l’annuncio, su Facebook e sulla rete piovono insulti e commenti xenofobi. Sì perché, per chi vivesse fuori dalla regione e magari non lo sa, a dispetto del nome, Fidel è un signore di colore di origini congolesi con una spiccata predilezione per i valori di destra (fu prima in An). E peccato che tra questi valori ci sia la difesa dell’identità nazionale, concetto scivoloso che può finire con la difesa della razza.

Il bel viso aperto e sorridente del giornalista nero abituato a salutare cordialmente i telespettatori a fine telegiornale non ha convinto i militanti più rigorosi e nemmeno il colpo d’ala del leader Storace, preoccupato giustamente di rintuzzare le accuse di razzismo e fascismo neanche troppo latente ai suoi elettori. “Dove sta la difesa dell’identità nazionale? A questo punto, vista l’Italianità che vi contraddistingue tanto vale votare per il Pd” è uno dei post più sorvegliati dal punto di vista culturale.

“Con un non italiano e non europeo in lista voi difendereste l’identità nazionale? L’italiano è bianco, cari signori, bianco, avete capito? Con questo non considero, come mi volete far dire, i neri inferiori, li considero semplicemente non italiani, di altra etnia e, quindi, chi li candida, non rappresenta la nostra etnia”, argomenta un tizio, ignaro del fatto che Fidel è italiano. Ma, come viene ricordato talvolta dalle curve meno sportive, “non esistono negri italiani”, un pezzo di carta, un documento d’identità non bastano. “Se vi piacciono tanto questi personaggi, portateveli a casa vostra. I coccolanegri non mi sono mai piaciuti”, scrive poi Marco Z.

Ora, sgombrato il campo da ogni intento pedagogico, sorge una domanda spontanea: come giudica Berlusconi il suo “amico ritrovato” Storace sul quale non ha la benché minima riserva? Gli apprezzamenti verso i nazisti greci di Alba Dorata estende  forse non sono giunti all’orecchio del tollerante (ha detto di avere amici gay così carini) Berlusconi. Così come l’ostracismo al povero Fidel, sulla tortuosità del suo pensiero politico non è lecito indagare  più di quanto non si fece con, per dire, un Fiorito.

In ogni caso, per Berlusconi, Storace è ” un uomo deciso, di ottima esperienza e credo possa fare molto bene” e soprattutto è, come lui, un martire della Giustizia politicizzata. “Sono amico di Francesco Storace e dopo quello che gli è accaduto, perseguitato dalla giustizia, dovendosi dimettere da Ministro alla Sanità nel mio governo, credo gli sia dovuto appoggiarlo nella sua candidatura alla Regione Lazio”: giusto così, un atto dovuto, non sarà certo per Fidel che non si trova l’accordo con la Lega.

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