Financial Times: “D’Alema di sinistra e cospiratore. Tremonti promosso”

Pubblicato il 17 Novembre 2009 - 10:26 OLTRE 6 MESI FA

La stampa estera torna a parlare del panorama politico italiano. Ancora un attacco a Berlusconi? No, stavolta il quotidiano inglese Financial Times boccia, per usare un eufemismo, Massimo D’Alema, e promuove, con buoni voti, Giulio Tremonti.

Il quotidiano finanziario dedica due riquadri a Hermann van Rompuy e Massimo D’Alema, indicandoli come i due candidati più probabili, al momento, rispettivamente per la presidenza e la diplomazia europea. Le caratteristiche tracciate dei due politici non sono però lusinghiere.

Di Massimo D’Alema il Financial Times dice: «Un uomo di sinistra, ferrato negli intrighi della politica italiana ha cospirato per far cadere Romano Prodi, suo collega di schieramento, nel 1998». Gli si riconosce grande esperienza ma gli si rimprovera anche una scarsa padronanza della lingua inglese. «Noto come l’uomo dal “baffo di ferro” D’Alema ha abbandonato il comunismo venti anni fa, ma resta comunque il premier più di sinistra che l’Italia abbia mai avuto dal 1945. Alcuni lo criticano per le sue posizioni anti-americane e anti-israeliane, accuse da lui definite naif».

Al contrario di D’Alema il Financial Times promuove Giulio Tremonti. Il quotidiano economico londinese colloca il ministro dell’Economia al quinto posto della sua consueta graduatoria annuale dei ministri finanziari europei, vinta dalla francese Chsristine Lagarde, davanti al tedesco Peer Steinbrueck, al belga Didier Reynders e allo svedese Anders Borg. «Tremonti ha mostrato una gestione relativamente salda della finanza pubblica italiana. La buona figura di Tremonti segnala come le fortune siano spesso state trasformate dalla crisi finanziaria: negli anni precedenti l’Italia era scesa vicino al fondo della classifica e solo due anni fa la signora Lagarde era in coda» si legge sul Financial Times.