Fini contro i partiti: “Inadeguati, somigliano a cartelli elettorali”

fini«Oggi i partiti assomigliano a cartelli elettorali più che a luoghi in cui affrontare il futuro del Paese e se continueranno ad essere luoghi deputati alla propaganda e non troveranno forme di democrazia interna, le fondazioni continueranno ad avere un ruolo rilevante per la crescita della politica».

Dure le parole del presidente della Camera, Gianfranco Fini, durante una tavola rotonda all’Università di Torino sulla figura di Ugo Spagnoli, deputato per 22 anni del Pci e giudice della Corte costituzionale.

Per Fini, «i partiti, che restano elementi essenziali di una democrazia, saranno sempre più lontani da quella connotazione più o meno ideologica che hanno avuto in passato. In questa sorta di ordalia che è il confronto politico parlamentare, non ci sono grandi momenti di dibattico pacato, proiettato in avanti. I partiti sono inadeguati rispetto a questa sfida mentre le fondazioni non dico che sono la soluzione, ma possono essere una buona risposta ed essere anche serbatoio della futura classe dirigente».

Per il presidente della Camera, dunque, dialogare tra le fondazioni «non significa fare inciucio», ma anzi non trova nulla da ridire se «attraverso le fondazioni si riesce a dar vita a una sorta di ‘reserve de la republiquè. Una una volta c’erano i partiti ora abbiamo girato pagina, è inutile rimpiangere il passato bisogna cercare di utilizzare gli strumenti del presente per migliorare il futuro. In attesa che in una migliore democrazia ci sia anche una migliore democrazia dei partiti, le fondazioni possono sopperire ad alcune lacune» .

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