Fini il difensore degli stranieri e il suo passato da “anti-immigrati”

“Libero” ha ripescato alcune dichiarazioni del presidente della Camera contro la società multirazziale, attaccandolo per le sue ultime parole a favore degli stranieri
Gianfranco Fini

Il quotidiano “Libero” attacca Gianfranco Fini usando le sue stesse frasi. Adesso il presidente della Camera si è schierato contro il razzismo, ma scavando nel suo passato Alberto Busacca e Francesco Borgonovo ricordano a Fini le sue antiche posizioni.

Sabato scorso ha detto: «Chi dice che gli stranieri sono diversi è uno stronzo». Eppure il 20 gennaio del 1987 affermava: «L’alternativa al sistema resta la nostra strategia, un’alternativa politica che mira a restituire l’Italia agli italiani».

Quattro anni dopo, l’11 luglio 1991, non aveva cambiato idea: «Io contesto che per l’Italia e per l’Europa la prospettiva di una società multirazziale sia ineluttabile. L’Occidente ha il dovere di aiutare i popoli del terzo mondo, ma a casa loro. È demagogico lasciare che l’Italia venga invasa da migliaia di immigrati extracomunitari».

E ancora peggio il 20 settembre del 1992: «Ci accusano di razzismo? Rispondo con una frase di Mussolini: “Il razzismo è la sovrana imbecillità, roba per popoli biondi”. La verità è che ci batteremo fino in fondo contro la nascita di una società multirazziale. Si illude chi la immagina pacifica. Le massicce immigrazioni che incombono sull’Italia provocherebbero fenomeni di acuta tensione sociale».

A chiudere il “Curriculum da anti-immigrati di Fini” c’è la rubrica Piesse che suggerisce con una punta di malignità: «La rivista Rolling Stone elogia Berlusconi per la sua vita a colpi di rock. Si attende rivista che elogi Fini per la sua vita a colpi di bongo».

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