Fini: “Italia ferma e dilaniata. Ostruzionismo alle leggi che servono al premier. Ruby? Berlusconi chiarisca”

Per Gianfranco Fini l’Italia è un “Paese fermo e dilaniato da mille polemiche”. Così il presidente della Camera ha aperto l’assemblea dei circoli romani di Futuro e libertà al teatro Adriano di Roma. “Ha ragione la presidente Marcegaglia: il nostro esecutivo stenta ad indicare le linee di ripresa. Non si può continuare con le barricate è un Paese che ha mille problemi e vanno cercate, sulla base di valori condivisi, le risposte”.

Poi il chiaro riferimento a Palazzo Chigi e a Silvio Berlusconi: “C’è una questione sociale che ogni giorno di più morde, possibile che gli amici della maggioranza non lo capiscano? è sempre colpa dell’opposizione e dei complotti? no…”. A chi grida al complotto Fini ha detto: “La smettano di dire che la colpa è dei giornali, della sinistra, della magistratura. Se l’italia non esce dalla propaganda affonda in una palude”.

Il leader di Fli sul caso Ruby ha commentato: “Sono amareggiato. E’ una vicenda che sta facendo il giro del mondo purtroppo e mette l’Italia in una condizione imbarazzante. Berlusconi chiarisca il suo intervento in Questura”. E ancora: “Interdizione sul pacchetto fiscale? No, perchè non è stato presentato. Interdizione sul piano per il Mezzogiorno? No, perchè non è stato presentato. Interdizione sulle leggi che servono unicamente per Berlusconi? Sì”. Sulla crisi Fini ha notato che le risorse saltano fuori “quando la Lega batte i pugni sul tavolo per difendere 200 ultrà delle quote latte”. E al Pdl Fini ha ribadito: “Al Nord è la fotocopia della Lega e tra la fotocopia e l’originale, gli elettori sceglieranno sempre l’originale”.

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