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Finmeccanica, Frattini: “Nemico dell’Italia chi la attacca. Zampino degli Usa? Solo balle”

di admin |7 Giugno 2010 9:38

Franco Frattini

Il ministro degli Esteri Franco Frattini interviene sull’inchiesta Finmeccanica e, intervistato dal Corriere della Sera, avverte:  “Se ci sono interessi occulti che hanno interesse a destabilizzare i nostri grandi gruppi industriali, strategici per il paese, vanno contrastati. Guarguaglini ha fatto bene a fare una denuncia contro ignoti; forse c’è anche un attacco agli interessi nazionali, chiunque abbia in mente qualcosa di fatto è un nemico giurato dell’Italia”.

Quanto alle ipotesi che intorno all’inchiesta ci possa essere lo “zampino statunitense”, il ministro spiega che “quelle sugli Stati Uniti mi sembrano solo balle. Si è cominciato con l’energia, il progetto South stream come ragione di veleno da parte della Casa Bianca. Ho detto alla Clinton che avrei fornito tutte le informazioni sul dossier, abbiamo creato una task force congiunta, Scaroni ha incontrato il loro dipartimento dell’energia. Il caso si è chiuso, ammesso che si fosse mai aperto. Obama ci ha mandato il suo ambasciatore, Morningstar, per ringraziarci di questa disclosure. Gli Stati Uniti sono il nostro primo alleato nelle strategie di sicurezza”.

Il titolare della Farnesina parla anche di manovra: “In questa prima impostazione la manovra ha dato un segnale. Ci vuole rigore, siamo allineati al contesto internazionale”, dice Frattini.

Miglioramenti possono venire sul fronte degli enti locali: “Parlare di sole sei Province è riduttivo, può essere l’inizio di sforbiciata, ma si può anche puntare a quelle che hanno sforato il patto di stabilità”, sottolinea proponendo la “messa in mora delle province che non sanno tenere i conti”. Il ministro suggerisce anche “un percorso di incentivi per l’aggregazione dei microcomuni” e “la liberalizzazione delle municipalizzate”. Sul consenso del Carroccio, “credo che il nostro programma non si debba annacquare in ragione della nostra alleanza con la Lega”, prosegue Frattini.

“Tra l’altro si eliminerebbe quel fenomeno dei consigli d’amministrazione pagati con denaro pubblico, diventati un refugium peccatorum non per manager ma per politici non rieletti”.

Frattini interviene anche sull’innalzamento dell’età pensionabile a 65 anni per le donne del pubblico impiego: “Credo si possa ottenere una ragionevole mediazione, penso al 2014. Lo status quo – spiega – non è sostenibile in termini giuridici, ci costerebbe qualche miliardo di sanzioni”. Quanto all’abbassamento della pressione fiscale, “intanto non aumentiamo le tasse, a differenza di altri Paesi europei. Da qui alla fine della legislatura, se sarà possibile, faremo di più”.

In merito allo sciopero dei magistrati, “ha ragione Alfano a definirlo politico”, ma “per i giovani che entrano in carriera con 40 mila euro lordi, in alcuni casi specifici come l’assegnazione di sedi disagiate e rischiose forse quel taglio andrebbe ripensato”. Il titolare della Farnesina si dice infine contrario al condono edilizio, perché “il prezzo politico sarebbe più alto del beneficio”, e torna a rilanciare lo scioglimento dell’istituto per il commercio estero, con “una cabina di regia unica” e “risparmi che saranno almeno del 30%”.

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