ROMA – Quella di Cortina è stata soltanto la prima tappa della stagione invernale della lotta anti-evasione. Presto partirà un’altra serie di controlli a tappeto su ristoranti, hotel, bar, boutique e gioiellerie nelle località sciistiche più frequentate d’Italia.
L’annuncio di questi controlli arriva proprio mentre Mario Monti da Reggio Emilia rilancia spiegando che le mani in tasca agli italiani le mettono gli evasori.
Intanto, i controlli sono continuati a tappeto anche nel giorno dell’Epifania. Nel mirino questa volta sono finite Genova e città limitrofe, tra cui Portofino, Chiavari, Camogli e Rapallo, tutte zone frequentate da vip e mete di diversi eventi mondani.
Ad aver controllato la Riviera ligure ed anche località della Toscana come Viareggio, sono stati trenta agenti delle Fiamme Gialle che hanno effettuato 150 controlli a sorpresa, con lo scopo dichiarato di combattere l’evasione fiscale.
Intanto, il direttore dell’Agenzia delle entrate Attilio Befera ha ricevuto diverse critiche per alcune sue dichiarazioni rilasciate durante la trasmissione de La7 Piazzapulita. Befera, commentando una frase di Berlusconi sull’eccessivo carico fiscale aveva detto: “Se si dice che evadere è giusto, non siamo in un paese civile”.
“Ormai il dottor Befera si comporta come un leader politico ad alta visibilità mediatica” ha detto Fabrizio Cicchitto, capogruppo Pdl alla Camera, aggiungendo che “è ingiustificabile l’attacco al Cavaliere che con il suo governo ha condotto una dura lotta agli evasori”. L’operazione dell’Agenzia delle Entrate è stata per Cicchitto “un’operazione di criminalizzazione dell’intera città di Cortina, fatta a scopi ideologici, politici e mediatici”.
Per l’onorevole Guido Crosetto sempre Pdl, “l’atteggiamento di Befera è sembrato sopra le righe” e sarebbe opportuna “una commissione d’inchiesta sull’azione dell’Agenzia delle Entrate e soprattutto su Equitalia (diretta anche questa da Befera n.d.r) per verificare distorsioni ed eccessi”. Non tanto sul blitz nella perla delle Dolomiti, quanto “nelle centinaia di azioni contro cittadini e piccoli imprenditori”.
Svariati gli obiettivi: da bar alla moda e ristoranti frequentati dai vip a discoteche e locali di tendenza. Non sono mancate poi ispezioni a tappeto per boutique e negozi vari, ma anche per automobili, moto e barche di lusso.
I controlli straordinari hanno già dato i primi effetti. Oltre alla naturale lievitazione del numero di scontrini emessi, infatti, un commerciante su dieci è stato multato per non aver rilasciato lo scontrino fiscale. Dato comunque in calo rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, dove i “furbetti” erano il 25%.