Fisco: emendamenti per introdurre il 'fattore famiglia'

ROMA, 17 MAR – Inserire nella dichiarazione dei redditi il ''Fattore famiglia'', cioe' la detraibilita' del costo di mantenimento di ciascun membro del micleo familiare; oppure prevedere la detraibilita' delle spese di mantenimento di auto e casa. Sono alcuni dei 700 emendamenti presentati alle commissioni Finanze e Bilancio del Senato al decreto di semplificazione fiscale, che saranno votati a partire da martedi'. Il decreto riguarda piu' che altro la semplificazione di una serie di procedure fiscali, ma i gruppi hanno presentato emendamenti che forse potrebbero essere meglio collocati nella delega fiscale, che il governo varera' venerdi' prossimo e che segnera' una riforma piu' ampia.

Tra le 700 proposte di modifica ce ne sono 150 del Pd, tra le quali spicca uno che riprende la proposta del Forum delle Famiglie, con il ''Fattore famiglia''. La proposta, stabilisce che la ''no tax area'' e' misurata su ciascun nucleo, moltiplicando una cifra di base (7000 euro, la soglia minima Istat di poverta') che costituisce il costo di mantenimento della persona singola, per un quoziente calcolato sul numero dei componenti del nucleo e su specifiche problematiche (persone disabili, anziani, minori). In alternativa, spiega il capogruppo del Pd in commissione FInanze Giuliano Barbolini, si punta al meccanismo del ''contrasto di interessi'', con la detraibilita' per le famiglie delle spese di manutenzione dell'auto e della casa, un po' come e' stato fatto per la detraibilita' del 36% delle spese di ristrutturazione della casa o di quelle per il risparmio energetico, che hanno fatto emergere molto ''nero''. Come copertura si punta alla spending review, e al taglio di alcune delle 720 detraibilita' oggi esistenti. Anche il Pdl ha presentato le sue proposte a partire da quelle sull'Imu per l'agricoltura, assai richieste dalle Associazioni di categoria. Diversi gli emendamenti che alleggeriscono gli oneri burocratici per i contribuente. Ve ne e' poi uno che riguarda il problema dei conti correnti per i pensionati che dovranno aprire un conto corrente perche' hanno un assegno superiore ai 1.000 euro. Viene proposto di dare la possibilita' di aprire il conto anche al delegato del pensionato laddove questo e' molto anziano o malato. ''Alcune proposte – dice Gilberto Pichetto Fratin – potrebebro non essere ammessi o non essere accolti dal governo. Pero' possono diventare temi per successivi decreti del governo; per questo e' importante discuterne. D'altra parte non c'e' stato l' assalto alla diligenza e quindi e' possibile un confronto''.

Anche la Lega, spiega Paolo Franco, ha presentato emendamenti ''sia di modifica che di integrazione al decreto''. Tra le modifiche alcune che eliminano le misure che ''aggravano in maniera ingiustificata i controlli degli studi di settori''. Nn altro emendamento elimina l'articolo che permette agli stranieri provenienti da Paesi non Ue di pagare in contanti anche per acquisti superiori ai 1.000 euro, per ''evitare che trovino spazio soldi di dubbia provenienza''. Inoltre la Lega chiede di ripristinare l'imposta sul money transfer da parte degli stranieri. Infine un pensiero alle Pmi: un emendamento prevede che le aziende che hanno crediti con le Pubbliche amministrazioni certificati dalle Caemre di commercio, possano accedere a linee di credito da parte delle banche.

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