Fisco: Enrico Letta, Pd pronto a collaborare ma misure subito

Enrico Letta, vicesegretario del Pd

Welfare e fisco sono due riforme chiave su cui il Pd intende discutere.

Enrico Letta risponde così all’intervista al Sole 24 Ore del ministro Giulio Tremonti, condividendo la logica di una riforma fiscale che sposti il carico dalla produzione verso rendite e consumi, ma giudica «deludente» lo slittamento al 2013, temendo che tutto finisca «come è finito il taglio dell’Irap dello scorso anno».

Intervistato dal Sole 24 Ore, il vicesegretario del Pd aggiunge che un «limite» nelle affermazioni del ministro dell’Economia sta nel fatto che Tremonti «sembra rallegrarsi più dell’aver evitato all’Italia di fare la fine della Grecia, mentre il problema è assumere la Francia di Sarkozy come termine di paragone».

Letta non vede inoltre nessun «Robin Hood»: «Mi pare che il governo abbia fatto il Robin Hood a parole e lo sceriffo di Nottingham nei fatti: un regalo come quello dei proventi derivanti dallo scudo fiscale le banche non lo rivedranno chissà per quanti anni». Sulla riforma del fisco si dovrebbe invece «accelerare» premiando l’impresa e il lavoro.

«Considero un passo avanti importante la posizione di Tremonti su questo punto – dice Letta – il carico fiscale deve spostarsi dalla produzione verso i consumi e le rendite, anche in considerazione dell’inflazione». Per quanto riguarda le pensioni, l’esponente del Pd denuncia silenzio da parte di Tremonti e indica due direttrici su cui discutere: da un lato come incoraggiare l’innalzamento volontario dell’età pensionabile e dall’altro «non mettere la testa sotto la sabbia» davanti al fatto che «le pensioni di chi ha cominciato a lavorare dieci anni fa saranno da fame».

Il welfare dunque «va toccato», e il nuovo perno deve essere «sulla donna, la piccola impresa, i parasubordinati e la famiglia». Sulle politiche per le imprese meglio non fare affidamento sulla Commissione Ue di Barroso, «una delle vittime della crisi anche per auto-emarginazione», ma più iniziativa ci vorrebbe per il Sud. «Non una parola è stata spesa da Tremonti, mentre Bersani da tempo ha messo sul tavolo la proposta di una no tax ara per il Mezzogiorno. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensa il governo».

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