ROMA – “Si tratta di una decisione sbagliata che rischia di aumentare fortemente polemiche e sospetti anche in vista dell’elezione del presidente della Repubblica”. “E’ una propaganda indecente”: la minoranza Pd attacca il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, per la sua decisione di inserire il decreto fiscale nel Consiglio dei ministri del 20 febbraio.
“Temi come la lotta all’evasione e alla corruzione per il Pd devono avere il massimo dell’importanza e dell’urgenza. Su questi temi, purtroppo, del ritmo di cui parla Renzi ne abbiamo visto ben poco”, ha detto il deputato Alfredo D’Attorre.
“Sul decreto fiscale la propaganda del premier è indecente”, è l’attacco dell’esponente della minoranza Pd Stefano Fassina.
“Sulla delega fiscale il livello di propaganda raggiunto dal Presidente del Consiglio nella sua e-news è offensivo per l’intelligenza dei cittadini italiani. La delega fiscale approvata durante il governo Letta ha il fine di eliminare le cause dell’evasione di sopravvivenza e colpire la grande evasione. Mentre per le Partite Iva individuali la Legge di Stabilità innalza i contributi previdenziali dal 28 al 33%, il decreto fiscale premia la grande evasione, anzi più si è grandi evasori più si è premiati. È peggio di un condono”.
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