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Flavio Briatore “benedice” Marina Berlusconi: “Intelligente, cognome vincente..”

di Emiliano Condò |8 Agosto 2013 8:34

L’intervista a Flavio Briatore

ROMA – Una donna intelligente e con un “cognome amato”. Così Flavio Briatore, in un’intervista al Corriere della Sera, benedice l’eventuale discesa in campo di Marina Berlusconi come leader del centrodestra.

La prima parte della chiacchierata del manager con Fabrizio Roncone è però dedicata a Silvio Berlusconi descritto come amareggiato ma voglioso di lottare:

Flavio Briatore, senta: ha parlato con il suo amico Berlusconi, nelle ultime ore? 
«Sì, ieri…».

E come l’ha trovato? Qual è il suo stato d’animo? 
«È amareggiato, sarebbe sciocco negarlo. Ma tiene duro. Non molla, no. Stavolta, lo ammetto, mi ha sorpreso davvero: è incredibile come ancora riesca a sopportare e a rilanciare, a fare progetti e ad essere – in fondo – ottimista». 

Ottimista? 
«Sì. Anzi, guardi: quelli che immaginano di potersi sbarazzare di lui, utilizzando quella sentenza della Cassazione, sbagliano… O meglio: dopo vent’anni, non hanno ancora capito che genere di personaggio è Silvio. E la forza d’animo, pazzesca, che possiede».

Lei cos’ha intuito: il Cavaliere è intenzionato a tenerlo in piedi, questo governo, oppure sul serio pensa alle elezioni? 
«Lui ha sempre un forte senso di responsabilità nei confronti del Paese: e sa bene che far cadere il governo, per il Paese sarebbe un danno enorme. Però è anche vero che questo governo, in fondo, nasce e vive grazie a due soci: il Pdl e il Pd. Ora, purtroppo, sempre con maggior frequenza, cosa succede?».

Durissimo invece il giudizio di Briatore su Guglielmo Epifani che 24 ore prima dell’intervista, sempre al Corriere, aveva detto “no” a possibili sconti a Berlusconi:

«No, dico: lasciamo stare l’intervista che Epifani ha rilasciato a voi del Corriere , in cui sta lì, con il ditino alzato, quasi a ordinare che a Berlusconi non vengano fatti sconti. Ci siamo per caso dimenticati di quanto tempestiva e pure durissima fu la sua dichiarazione dettata alle agenzie subito dopo la sentenza? Non avevamo ancora capito bene il dispositivo, stavamo ancora tutti lì, a cercare di comprendere se davvero fosse possibile che un uomo come Berlusconi, che ha dato milioni di posti di lavoro e pagato centinaia di milioni d’euro di tasse potesse finire in galera, che lui, un fulmine, sicuro e arrogante, già dettava dichiarazioni… proprio come se…».

Come se? 
«Beh, come se avesse saputo in anticipo la decisione dei giudici e avesse avuto il tempo di ragionarci su». 

Su Marina Berlusconi, invece, Briatore è fiducioso:

«Non lo so. Per quanto ricordo, sia lei che il padre sono sempre stati abbastanza contrari a questa ipotesi. Però poi la cose cambiano, ci sono eventi così clamorosi che possono far rivedere i piani… e Marina è una donna molto intelligente, è una Berlusconi, un cognome che milioni di italiani adorano e ritengono ancora una garanzia… per cui, sì, credo che la sua discesa in campo avrebbe certamente un senso». 

 

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