Flavio Briatore scarica Matteo Renzi: “Non riuscirà”. Berlusconi “leone”

Pubblicato il 22 Dicembre 2013 - 11:33 OLTRE 6 MESI FA
Flavio Briatore scarica Matteo Renzi: "Non riuscirà". Berlusconi "leone"

Flavio Briatore: “Matteo Renzi non ce la farà”

A Flavio Briatore Matteo Renzi non piace più o almeno comincia a deluderlo. Ha ancora qualche speranza, ma gli effetti del colpo di fulmine di un mese fa sembrano attenuarsi. Che avesse ragione Massimo D’Alema?

Flavio Briatore considera Matteo Renzi l’ultima speranza, ma contemporaneamente gli fa l’ultimo prezzo, prevedendogli una brutta fine, in una intervista raccolta per il Fatto da Beatrice Borromeo. Berlusconi invece “è un leone”.

Flavio Briatore attacca subito sul “modello aziendale” per lui ideale, che non è quello “renziano di Eataly” come chiede Beatrice Borromeo, ma

“quello del “fare”. Formula Santanchè. È il modello di chiunque voglia incidere”.

Poi la piattonata:

“Matteo non ci riuscirà con tutti i ridicoli ostacoli che ha davanti, dal braccio di ferro con Enrico Letta in giù”.

Analisi politica un po’ rozza ma centrata:

“Questa è l’era dei “cin cin”, delle larghe intese, dove tutti vengono calati dall’alto senza aver mai fatto niente per arrivare dove sono. Prendete Mario Monti, per esempio. L’ha piazzato lì Giorgio Napolitano: anche se aveva i mezzi per far bene, ha finito per guidare il peggior governo di sempre”.

Rivendica una opinione che all’epoca avevano in pochi:

“In molti avevano accolto i tecnici come i salvatori della patria. Non io. E infatti non hanno concluso nulla. E ora ce n’è un altro, di presidente, che non ha votato nessuno”.

Invece noi che facciamo? si chiede a un certo punto Flavio Briatore:

“Ci teniamo le larghe intese, che vogliono accontentare tutti e dunque non combinano niente”.

Poi uno scivolone che ricalca le sciocchezze di Berlusconi e Tremonti:

“È la Costituzione che non permette al presidente del Consiglio di avere abbastanza potere per cambiare le cose. Capisco i motivi di allora per bilanciare così i poteri, ma oggigiorno quella formula non è più sostenibile. E infatti le cose sono gestite malissimo”.

A conferma che non è la Costituzione il problema, ma la struttura organizzativa e amministrativa dello Stato, Flavio Briatore cita un caso concreto in cui la Costituzione c’entra assai poco:

“Sono andato in Sardegna dopo il ciclone, per dare una mano. Ci credete che il comune di Olbia ha 50 milioni di euro in cassa che sono bloccati dalla legge di stabilità? Non può fronteggiare il disastro perché sono impantanati nella burocrazia. Ma dov’è la logica?”.

Il raggio di speranza per Renzi:

“Matteo è l’unico che ora ha la possibilità di svoltare”.

Domanda giusta:

“Pescherà anche nell’elettorato del nuovo centrodestra di Alfano?”.

Risposta stizzita:

“Ma nuovo cosa? Ci sono Schifani e Cicchitto: mi viene da ridere. E poi Alfano ha fatto una cosa davvero molto brutta, e strana, a Berlusconi. Non capisco perché: dove pensa di andare?”.