Gli attacchi Pdl, Lega e sinistra non bastano… Flavio Tosi è al 58%

Flavio Tosi (Lapresse)

VERONA – Nonostante gli attacchi e le spallate subiti dagli “amici” Pdl, dai “compagni” Lega e dai “rivali” della sinistra, con ogni probabilità Flavio Tosi sarà rieletto sindaco di Verona. Secondo gli ultimi sondaggisti a Tosi, 42 anni, viene attribuito dal 48 al 58% dei voti del primo turno. Persino gli ex di An e i dirigenti del Terzo polo veronese hanno deciso di sostenere Tosi. Gli sfidanti evidentemente suscitano tutti poco entusiamo, a cominciare dal candidato del centrosinistra: Michele Bertucco, ex presidente veneto di Legambiente, che viene accreditato di un 23-25%.

Flavio Tosi, appoggiato da ben sette liste (oltre alla Lega Nord, i pensionati e 5 liste civiche), è però accusato di aver corroso metà dell’ex alleato Pdl. Infatti Angelino Alfano è stato costretto a sospendere ben 14 amministratori iscritti al Pdl veronese per il loro appoggio al candidato sindaco leghista, attraverso “Forza Verona”, una lista civica nata con lo scopo di “recuperare lo spirito originario di Forza Italia”. Così il “vero” Pdl o quel che resta si affida a Luigi Castelletti. Su di lui i sondaggisti sono divisi: vale un 28,5% per Euromedia e un 12% per Swg.

Una mossa, quella della lista civica, che non è quindi piaciuta al Pdl. Tant’è che la città di Verona è stata riempita di manifesti firmati proprio dal Pdl, con la scritta “più sindaco, meno tv”, accusando Tosi di abusare delle ospitate nei vari dibattiti e talk show televisivi. Un attacco arrivato da chi però ha fatto delle ospitate televisive uno dei punti di forza delle varie campagne elettorali, Berlusconi in primis.

Tosi però, oltre al Pdl e alla sinistra, è stato anche attaccato dagli amici della Lega. La sua idea di un “nuovo Carroccio” evidentemente non piace. E mentre dal partito stanno ancora cercando di capire come mai la Lega continui a perdere consensi un po’ ovunque a causa degli scandali, mentre Tosi invece guadagna voti e cresce nei sondaggi, il sindaco di Verona ha dato la stoccata definitiva. “Ritengo decisamente inopportuna una ricandidatura di Bossi”. Il Senatur ha infatti annunciato di volersi ricandidare a segretario del partito dopo il passo indietro del mese scorso dovuto alle tre inchieste sulla Lega.

“La ricandidatura di Umberto Bossi a segretario federale? Non me l’aspettavo. E francamente la ritengo inopportuna”, ha detto Tosi, indicando che a decidere sarà il congresso. “Io ritenevo improbabile una riproposizione di Umberto Bossi alla segreteria”. “Dopo di che, ovviamente, al congresso ognuno è libero di candidarsi – aggiunge Tosi – e saranno i militanti a decidere se il segretario sarà ancora lui o qualcun altro. Naturalmente il sottoscritto si augura che sia Roberto Maroni”. Uno strappo definitivo, con Maroni ancora una volta nel mezzo. Ma Tosi va avanti e salvo improbabili rovesciamenti i veronesi lo sceglieranno ancora una volta sindaco.

 

 

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