Fini e Casini verso la rottura: “Errore archiviare il Terzo Polo”

Gianfranco Fini (Lapresse)

ROMA – Futuro e Libertà non si scioglierà: “Le ragioni che hanno dato vita a Fli sono attuali oggi come ieri”. E’ quanto si legge in un documento votato all’unanimità dall’Ufficio di presidenza del partito, allargato ai coordinatori regionali. Nel documento si definisce anche un “errore” l’archiviazione del Terzo Polo. Così gli alleati di Pier Ferdinando Casini nel Terzo Polo si scuotono dall’improvviso dietrofront del leader centrista e reagiscono all’annuncio unilaterale di divorzio. ”O rilancio dell’azione politica per la costruzione di un Polo Nazionale alternativo al vecchio bipolarismo o creazione di una proposta alternativa alla sinistra nel segno di una discontinuità rispetto al passato”. Queste le due alternative che Futuro e Libertà si dà nell’ottica delle future alleanze. Per decidere serve però “una riflessione che tenga conto di elementi di cui oggi non siamo in possesso” a partire dalla legge elettorale fino all’eventuale ingresso in politica di nuovi soggetti della società civile.

Nel documento si analizzano così i risultati del voto amministrativo: per Fli “va pensata una ripartenza in linea con i radicali e repentini mutamenti del quadro politico del Paese”. Le elezioni comunali  hanno fatto registrare ”un evidente e significativo calo di consensi del Pdl e della Lega, come previsto”. Tuttavia ”questo consenso in uscita non ha trovato un’area contigua ed alternativa che avrebbe potuto trovare rappresentanza nel Terzo Polo preferendo invece la protesta o l’astensionismo. Per questo – si spiega ancora nel documento – è un errore archiviare un percorso che ha dimostrato comunque di avere uno spazio politico ed elettorale notevole poiché le liste delle forze che si rifanno al Terzo Polo hanno raccolto tra il 15 e il 20% dei voti. L’errore è stato quello di non presentare ovunque la coalizione unita “perché se così fosse stato a vincere le amministrative sarebbe stato il Terzo Polo e non il risultato numerico del Movimento 5 Stelle”.

Per il resto, sulle intenzioni future degli ormai tre ex compagni di viaggio, Fini Casini e Rutelli, i dubbi non sono pochi: tutti attendono di sapere quale sarà il sistema di voto con cui si andrà alle prossime elezioni ed evitano di scoprire le carte. Fli si è presa un mese di tempo, un periodo di riflessione per rilanciare a giugno in modo ufficiale il partito. L’assemblea nazionale è prevista per il 16 giugno, la convention che dovrebbe rilanciare e rifondare il partito, un po’ come fu l’appuntamento di Bastia Umbra nel novembre 2010.

 

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