Truffa allo Stato per i fondi sull’editoria, sequestrati 12 milioni a Verdini

Pubblicato il 11 Aprile 2013 - 14:37 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – L’accusa è di truffa allo Stato: per questo la Guardia di Finanza ha sequestrato 12 milioni di euro di beni a carico della società Settemari dei deputati del Pdl Denis Verdini e Massimo Parisi e di altre persone. Il provvedimento è legato ad un’inchiesta per truffa, per presunta indebita percezione di fondi per l’editoria.

Tra i beni sequestrati ci sono i conti correnti bancari delle società e quelli personali degli indagati, tra cui quello dell’onorevole Parisi, coordinatore del Pdl in Toscana e uomo di fiducia di Verdini per le attività editoriali. Il provvedimento è un sequestro ‘per equivalente’ finalizzato al reintegro delle somme di cui è ipotizzata una truffa allo Stato. Nel dettaglio, circa 2 mln di euro sequestrati sono a integrazione del precedente sequestro preventivo da 10,8 mln scattato nel 2011 per la società editrice del Giornale della Toscana (Società toscana di edizioni).

Altri 10 mln attengono ai reati ipotizzati circa la gestione della società cooperativa Settemari, che pubblicava il settimanale fiorentino Metropoli. Diversamente dal sequestro del 2011, questa volta – si apprende alla procura di Firenze – il gip ha riconosciuto elementi per far scattare il provvedimento anche a carico di Parisi. E’ obiettivo della misura anche verificare se, rispetto al sequestro per l’inchiesta sul Giornale della Toscana del 2011, nel frattempo ci sia stato un incremento dei capitali degli indagati e delle società coinvolte. E’ già emerso nelle ultime indagini che i circa 2 milioni sequestrati oggi alla società editrice del Giornale della Toscana corrispondono ad una annualità di contributi erogati all’editoria dalla presidenza del Consiglio dei ministri e sono stati versati in una fase successiva al primo sequestro.