Fondi Lega, Umberto, Riccardo, Renzo Bossi e Belsito a processo per truffa

Fondi Lega, Umberto, Riccardo, Renzo Bossi e Belsito a processo per truffa
Renzo e Umberto Bossi (Foto Lapresse)

MILANO – Umberto Bossi e i suoi figli Renzo (detto il Trota) e Riccardo sono stati rinviati a giudizio insieme ad altre sei persone per l’inchiesta sui rimborsi alla Lega Nord. Sono accusati a vario titolo di appropriazione indebita e truffa ai danni dello Stato per circa 40 milioni. E’ stata invece chiesta l’archiviazione per l’ex vicepresidente del Senato Rosi Mauro. Fra gli indagati nell’ambito dell’inchiesta soprannominata “The Family” c’è anche l’ex tesoriere del partito, Francesco Belsito. 

Tra gli indagati ci sono tre ex componenti del comitato di controllo di secondo livello della Lega Nord, Stefano Aldovisi, Diego Sanavio e Antonio Turci e cioè coloro che avrebbero firmato i rendiconti irregolari presentati in Parlamento e che sono al centro della presunta truffa ai danni dello stato Stato per circa 40 milioni di euro per i rimborsi elettorali del 2008 e del 2009. Indagati anche l’imprenditore Stefano Bonet e il commercialista Paolo Scala. 

Gli investigatori contestano ad Umberto Bossi, nella veste di legale rappresentante del partito, una “truffa aggravata allo Stato per il conseguimento di erogazioni pubbliche” del valore complessivo di 40 milioni di euro.

Bossi e i suoi figli rispondono anche di un‘appropriazione indebita da 500mila euro: secondo gli inquirenti Bossi, i due figli e Belsito avrebbero distratto questi soldi dalle casse del partito per sostenere alcune spese personali, come i lavori nelle case di Gemonio e di Roma, abiti di lusso e la laurea albanese conseguita da Renzo Bossi all’Università Kristal di Tirana. Questo titolo di studio secondo gli inquirenti sarebbe costato 77mila euro. 

 

 

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