Foreign fighter islamico finanziato da reddito cittadinanza? Gasparri: basta con questa vergogna

Un foreign fighter islamico avrebbe ricevuto denaro proveniente dal reddito di cittadinanza. Il tramite sarebbero due cittadini tunisini che avevano il sussidio

12mila euro percepiti grazie al reddito di cittadinanza

Ben 12mila euro- usciti dalle casse dello Stato italiano, e quindi dalle tasche degli italiani- dati ai due uomini che avrebbero finaziato a distanza un’attività terroristica.

La posizione del senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri

Il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri chiede “si ponga fine a questa vergogna. 12mila euro sarebbero stati destinati a due cittadini tunisini che con questi fondi avrebbero finanziato un pericoloso Foreign fighter islamico”

Soldi che potevano essere utilizzati per creare lavoro vero dice Maurizio Gasparri

“Abbiamo sottratto fondi che potevano essere utilizzati per creare lavoro vero e aiutare i nostri giovani. Abbiamo finanziato indebitamente persone che non meriterebbero altro se non le patrie galere. Ora scopriamo questo aiuto al terrorismo internazionale” ha detto il senatore forzista che continua

“Dopo aver finanziato il crimine nostrano, dunque, questo strumento avrebbe fatto il salto di qualità nel mondo criminale andando a finanziare il peggior terrorismo internazionale degli ultimi anni, che tanti lutti e tragedie ha causato in Europa e nel mondo.

Sul reddito di cittadinanza avevamo letto di tutto. Percepito da mafiosi, brigatisti, pessimi elementi appartenenti o meno ad associazioni malavitose.

Ma ora, a quanto si apprende, si è veramente raschiato il fondo del barile per uno dei peggiori provvedimenti della storia della Repubblica italiana,  figlio della politica qualunquista e assistenzialista di un errore democratico del quale pagheremo il prezzo per molti anni ancora, i grillini.

I due cittadini tunisini che avrebbero inviato denaro al foreign fighter

Il 2 dicembre la Guardia di finanza di Bologna ha denunciato due cittadini tunisini. Hanno percepito indebitamente il reddito di cittadinanza – per un importo di circa 12mila euro – che sarebbe stato usato anche per finanziare attività di terrorismo islamico.

Cosa risulta dalle indagini della Guardia di Finanza di Bologna

Secondo le indagini i due sarebbero responsabili di aver finanziato un pericoloso foreign fighter islamico iscritto nelle liste antiterrorismo del Belgio e localizzato in Tunisia, fino allo scorso mese di aprile.

I soldi sarebbero stati trasferiti attraverso un servizio di ‘money transfer’ in provincia di Ferrara. 

Altri recenti episodi di abuso del reddito di cittadinanza

Ad Agrigento, il 19 novembre la Guardia di Finanza di Agrigento ha scoperto che percepiva il reddito di cittadinanza il nucleo familiare di uno degli esecutori dell’omicidio del giudice Rosario Livatino.

Il killer è stato condannato a sette ergastoli in via definitiva per omicidio e associazione per delinquere di stampo mafioso.

A Matera il 3 dicembre sono state denunciate 5 persone che percepivano il reddito di cittadinanza nonostante avessero incassato  1,7 milioni di euro complessivi per vincite al gioco.

Si tratta di due uomini e tre donne, abitualmente dediti al gioco online, che si erano dichiarati nullatenenti.

Sempre il 3 dicembre a Taviano, in provincia di Lecce, è stato scoperto un pusher beneficiario del reddito di cittadinanza.

Nell’abitazione dell’uomo la polizia ha sequestrato più di 625mila euro in contanti.

Anche la madre del pusher è beneficiaria del reddito di cittadinanza. I due condividono l’appartamento

Cosa ne pensano i grillini

Per i deputati del Movimento 5 Stelle in commissione Lavoro alla Camera chi attacca il reddito di cittadinanza è contro la lotta alla povertà, fanno sapere in una nota del 4 dicembre-

A proposito dei “furbetti” del Reddito, per i deputati grillini sono proprio le notizie sui benefici sospesi a chi percepiva indebitamente il Reddito che dimostrano l’efficacia dei controlli previsti.

Luigi Di Maio, dalla sua pagina facebook  difende il reddito di cittadinanza.

Di Maio parla di campagna di diffamazione che da anni viene fatta contro il MoVimento 5 Stelle e contro tutte le leggi che portano la firma del movimento.

“Nessuno si metta in testa di cancellare una misura che ha restituito dignità a 3milioni di persone”, conclude il suo post

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